Salute

Sanità.“L’état, c’est moi” , una monarchia assoluta in via Cusmano?

di Ivana Baiunco - GdS

Sanità.“L’état, c’est moi” , una monarchia assoluta in via Cusmano?

Dom, 03/04/2022 - 17:05

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Mentre trema la terra sotto i piedi di numerosi direttori generali delle Asp siciliane anche nel distretto sanitario nisseno pare che ci sia fermento. Trasferimenti di personale in blocco. Sono nove i sanitari trasferiti la scorsa settimana, con fogli di via direttamente firmati dal direttore generale e dal dirigente a lui vicino Franco Iacono direttore dello spemp nell’occhio del ciclone per tutta la durata della pandemia per la gestione del dipartimento. Centinaia le lamentele raccolte durante gli ultimi due anni. Pare che ai piani alti di via Cusmano sia stata istituita una sorta di monarchia assoluta “L’état, c’est moi” lo stato sono io. Esautorati i vertici sanitari dell’ azienda dal potere di firma adesso i trasferimenti sono di diretta competenza del direttore generale Alessandro Caltagirone così come pare anche gli ordini di servizio dei dipendenti. Per un’azienda che comunque continua ad avere carenza di personale. Che è stata la ragione principale per cui per tanto tempo non è stata aperta la terapia intensiva covid che poi fu ricostituita notte tempo. Adesso pare stia avvenendo nuovamente la stessa cosa. Per un esubero di personale a Niscemi e Mazzarino dove continuano ad arrivare sanitari gli altri presidi del distretto fanno i conti con i doppi turni. Uno su tutti l’esempio del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia pochi medici che si turnano. Dovrebbero essere 17 secondo la dotazione della pianta organica più il primario, invece sono 5 i medici in turno compreso il primario che copre anche i turni di notte. In più c’è il personale assunto per l’emergenza covid pochi e con poche ore a loro disposizione. Tra le notizie che filtrano dall’azienda sanitaria provinciale, che sembra essere una sorta di forziere, nessuno parla, nessuno vuole dire per paura probabilmente di ritorsioni, un tempo ci fu la nota di embargo nei confronti della stampa, per i direttori, fu proibito di parlare con i giornalisti, tempi passati. Adesso c’è la storia tutta da appurare fino in fondo di alcuni sanitari non vaccinati che hanno però preso il covid e adesso guariti non si sono sottoposti allo scadere dei tre mesi alla vaccinazione come previsto dalla legge e tuttavia continuano a lavorare. I sanitari pare siano infermieri, perché per ciò che riguarda i medici la sospensione dei non vaccinati è arrivata immediata dall’ordine di appartenenza, due i medici sospesi al Sant’Elia. Malumori arrivano anche da alcuni primari non allineati alla politica del vertice, i reparti dei quali vengono metodicamente depotenziati. Intanto con la fine dello stato di emergenza e la campagna elettorale per le regionali che incombe, pare ci siano anche in previsione cambiamenti in via Cusmano in non allineati fuori e gli organici dentro.

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