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Rassegna Stampa. Morto a 84 anni Alberto Malavasi, portò l’industria a San Cataldo

Redazione 2

Rassegna Stampa. Morto a 84 anni Alberto Malavasi, portò l’industria a San Cataldo

Sab, 16/01/2021 - 12:48

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Si è spento ieri mattina a Palermo il dott. Alberto Malavasi, fratello di Carlo che nei primi anni del 1950, assieme agli amici Barbieri e Menozzi, ebbe la felice idea di venire ad investire in Sicilia, lasciando il “posto fisso” di dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Reggio Emilia.

I tre allora giovani emiliani investirono inizialmente nell’edilizia e la loro prima “base” fu Catania. Realizzarono complessi edilizi alle porte di Agrigento e Gela, e ad un certo punto decisero di investire nel settore industriale scegliendo San Cataldo come quartiere generale delle loro attività rivolte, stavolta, alla realizzazioni di prodotti in cemento amianto.

Nacque, con la partecipazione di imprenditori sancataldesi, la Silca ma con il trascorrere degli anni, quando compresero che l’era del cemento amianto era ormai al capolinea, i tre imprenditori (che nel frattempo stavano decidendo di intraprendere ciascuno un proprio percorso) diedero vita alla conversione delle rispettive aziende nella produzione di materiali in plastica.

«Queste aziende – spiega il dott. Michele Campisi, commercialista, che ebbe intensi rapporti professionali con i responsabili di queste aziende, prima assieme al prof. Agostino Falzone e negli anni successivi da solo – arrivarono a dare occupazione ad oltre 200 persone, alimentando un indotto importante a San Cataldo tramite la nascita di tante piccole aziende. L’ing. Carlo Malavasi (morto nel 1993) fu anche il fondatore di Confindustria a Caltanissetta. Ma un ruolo importante nello sviluppo delle aziende sancataldesi lo ebbe anche Alberto Malavasi, ex calciatore professionista sino a metà degli anni ’60, che nel corso della sua carriera agonistica ebbe pure il tempo di conseguire la laurea in Economia e Commercio».

Alberto Malavasi era nato il 26 giugno 1936 e conclusa la carriera di calciatore si trasferì a San Cataldo con la moglie Graziella: poi nacquero le due figlie gemelle che cominciarono a praticare pallavolo nella Nike, la società sancataldese che nel frattempo cresceva fino ad approdare in A2 (a metà degli anni ’80).

Poi si trasferì a Caltanissetta facendo la spola con Palermo dove nel frattempo si erano trasferite la moglie e le figlie universitarie. Da dieci anni, dopo che le aziende di famiglia avevano esaurito il ciclo produttivo, si era definitivamente stabilito a Palermo con la moglie (venuta a mancare due anni fa) e una delle figlie a Palermo (l’altra si è trasferita a Milano).