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Aree per scorie nucleari, il ministro dell’ambiente Sergio Costa: “E’ un atto di responsabilità del governo per la sicurezza del paese”

Redazione

Aree per scorie nucleari, il ministro dell’ambiente Sergio Costa: “E’ un atto di responsabilità del governo per la sicurezza del paese”

Mar, 05/01/2021 - 18:35

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“Con la pubblicazione della Cnapi, la Carta delle aree idonee ad ospitare il deposito unico di scorie nucleari, parte una storica fase di partecipazione e coinvolgimento di cittadine e cittadini. La carta e’ stata desecretata la scorsa notte e adesso si avvia il confronto che durera’ alcuni mesi, con un percorso articolato e stabilito per legge, con enti locali, associazioni di categoria, universita’, sindacati. Inutile nascondersi dietro un dito: per anni i governi precedenti avevano eluso il problema, rinviando la soluzione, che evidentemente non porta voti ne’ consensi. Ma questa e’ la maturita’ di questo governo: lavorando insieme, Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo economico, hanno rilasciato il nulla osta alla Carta, elaborata seguendo criteri esclusivamente tecnici con il lavoro svolto da Isin e i principali enti di ricerca”.

Cosi’ in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il sottosegretario all’Ambiente con delega alle politiche nucleari Roberto Morassut. “Adesso il Paese conosce i 67 siti potenzialmente idonei- spiegano Costa e Morassut, che ribadiscono “‘potenzialmente’: questo non significa che sia stata assunta alcuna decisione alle spalle delle comunita’ locali, come qualcuno in malafede sta in queste ore sostenendo. Proprio quel qualcuno che in passato e’ stato fautore dell’energia nucleare tanto da averne auspicato il ritorno. Invece con la Cnapi si chiude per sempre quella fase. Ma e’ opportuno smaltirne i rifiuti, cosi come mettere in sicurezza tutti i metri cubi di rifiuti provenienti dagli usi civili, come nel caso della medicina nucleare: Tac, risonanze magnetiche, terapie radiologiche anti tumorali che purtroppo fanno parte del nostro quotidiano. Ecco, a chi sta soffiando sul fuoco della polemica, diciamo: si informi, studi e soprattutto maturi politicamente. Non e’ terrorizzando i cittadini che si governa, ma rendendo i processi trasparenti e partecipati al massimo”, concludono. 

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