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Commercio: fabbrica abusiva di dolci nell’Agrigentino, un arresto

Redazione

Commercio: fabbrica abusiva di dolci nell’Agrigentino, un arresto

Mar, 01/12/2020 - 16:38

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Un’industria dolciaria abusiva e’ stata scoperta dai carabinieri in provincia di AGRIGENTO, tra Comitini e Aragona. I controlli effettuati dal Nor dei militari della Compagnia di Canicatti’, insieme con i colleghi del Centro anticrimine natura di AGRIGENTO, hanno scoperto lo stabilimento in contrada Balataliscia-Pozzillo di Comitini. All’interno dell’opificio, protetto alla vista da un’abitazione rurale, i militari hanno sorpreso un 67enne intento con la propria famiglia a preparare generi alimentari per bar e pasticcerie in vista delle festivita’ di Natale.

Lo stabilimento era munito di celle frigorifere e forno industriale: iscritto al registro delle imprese, tuttavia era sconosciuto alle autorita’ che rilasciano le autorizzazioni igienico-sanitarie. Senza autorizzazione, o con documenti scaduti, anche gli addetti sorpresi nello stabilimento. Nelle tre celle frigorifere, inoltre, erano contenuti prodotti alimentari non tracciati o in cattivo stato di conservazione, ma anche prodotti scaduti o con etichette non conformi.

L’intera merce, pari a oltre tre tonnellate e mezza, e’ stata sequestrata. Sequestro anche per quattro tonnellate di riso stipate in un magazzino insieme con altri 131 chili di prodotti alimentari. I carabinieri hanno scoperto anche i documenti che attestano i bar e le pasticcerie fornite dallo stabilimento. Scattata una denuncia al responsabile per frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione-

Sequestrato anche l’intero stabilimento, che inoltre era allacciato abusivamente alla rete elettrica Enel, mentre la merce portata via ha un controvalore di 35mila euro. In corso la quantificazione delle multe che verranno elevate al responsabile, che per il furto di energia elettrica e’ stato arrestato: al termine dell’udienza di convalida, pero’, il gip ha stabilito per lui l’obbligo di firma.

Le indagini proseguono per identificare tutti gli appartenenti alla filiera servita dallo stabilimento abusivo e recuperare il prodotto alimentare, privo dei requisiti di sicurezza per il consumatore, gia’ distribuito.

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