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Paolo Anzaldi e Rosanna Moncada (Fp Cgil): “No a ridimensionamento dei livelli occupazionali per i lavoratori della SRR Nord”.

Redazione 1

Paolo Anzaldi e Rosanna Moncada (Fp Cgil): “No a ridimensionamento dei livelli occupazionali per i lavoratori della SRR Nord”.

Sab, 14/11/2020 - 15:14

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del responsabile provinciale FP Cgil Paolo Anzaldi e della Segretaria Generale Fp Cgil Rosanna Moncada sulle questioni legate al transito di 46 lavoratori della Srr Nord nella nuova società aggiudicataria della raccolta dei rifiuti.

“A seguito dell’intervento da parte della FP CGIL e delle dichiarazioni ricevute nel corso della riunione sindacale del 10/11/2020 da parte del Presidente della SRR NORD , il Sindaco di Mussomeli abbiamo avuto la conferma che l’accordo siglato con due sigle sindacali in data 9 novembre in merito al transito dei 46 lavoratori della SRR NORD non si poteva definire concluso senza la dovuta convocazione di tutte le OOSS .

L’osservanza delle regole della contrattazione è alla base della corretta procedura che le parti, OOSS comprese, devono seguire a garanzia dei diritti dei lavoratori. L’accordo che è stato concluso ha considerato di fatto le richieste avanzate dalla FP CGIL nei mesi scorsi permettendo ai 46 lavoratori che dovranno transitare nella Ditta Sea , aggiudicataria per tre anni per la raccolta dei rifiuti, di mantenere i livelli professionali , il monte ore nonché l’ anzianità di servizio maturata nel corso dell’attività prestata in questi anni presso la SRR NORD.

Di certo ancora la strada è lunga e bisogna fare ancora tanto, considerato che solo le 14 unità provenienti dalla ssrr nord hanno un monte ore pari a 38 ore e solo 10 unità hanno avuto un aumento di 6 ore settimanale per un totale di 30 ore mentre il resto del personale ha mantenuto il partime orario che svolge tuttora nei cantieri dei comuni della srr nord .

Abbiamo pertanto chiesto alla luce di futuri pensionamenti la disponibilità da parte della Ditta ad un aumento del monte ore fino a quello previsto dal CCNL (38 ORE) .perché sebbene resti prioritaria la salvaguardia dell’occupazione , ciò deve significare soprattutto dignità al lavoro e ai lavoratori attraverso salari e diritti garantiti dai CCCNL. Solo cosi si potrà fornire un servizio efficiente e di qualità. Non parliamo solo di numeri ma parliamo di professionalità e di servizio.

Ma fino a quando la professionalità dei nostri operatori resterà ostaggio dei cambiamenti organizzativi figli di politiche e di logiche volte al risparmio e al profitto che determinano inevitabilmente gare d’appalto al ribasso , ci ritroveremo sempre di più a contrastare e contestare accordi che prevedono un ridimensionamento dei livelli occupazionali e della professionalità che ogni lavoratore si porta con se come un prezioso bagaglio di vita”.

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