Salute

Mussomeli, i 100 anni del matricese zi “Caluzzu” Giardina nell’emergenza coronavirus

Carmelo Barba

Mussomeli, i 100 anni del matricese zi “Caluzzu” Giardina nell’emergenza coronavirus

Lun, 30/11/2020 - 13:43

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MUSSOMELI – Il tanto atteso traguardo per il centenario matricese zi Caluzzu Giardina è alle porte. Domani, infatti,  scoccano i 100 anni, purtroppo in piena emergenza pandemia,  comunque, sostenuto dalla simpatia, dal rispetto degli amici e dall’affetto dei familiari.

Il nonnino zi Caluzzu. nato a Mussomeli il 1 Dicembre 1920, figlio di Calogero Giardina e Luisa Sciortino è il primogenito della famiglia (5 fratelli e 1 sorella). Questa la sua storia: A 21 anni venne chiamato alle armi accorpato al 101° Reggimento Fanteria a Cesena e prestò giuramento a Caserta. Il 20 settembre 1942 sempre con lo stesso Reggimento venne trasferito in Grecia a seguito di dichiarazione in stato di guerra.

Mentre si trovava in Grecia, il 9 Settembre 1943, venne catturato e tenuto prigioniero dai tedeschi “dove al dire dello stesso si è nutrito insieme ad altri prigionieri di sole bucce di patate che sbucciavano a quintali per le truppe tedesche”. Dopo la cattura venne deportato in Germania e venne destinato al lavoro coatto presso le miniere di Stammlager. Lì rimase prigioniero fino al 25 aprile del 1945 quando fu liberato dalle truppe alleate e trattenuto dagli stessi fino al mese di Ottobre del 1945.

In seguito, fece ritorno a Mussomeli, affrontando un viaggio pericoloso e pieno di incertezze e nel frattempo i familiari non avevano ricevuto nessuna notizia dopo la sua partenza. Fu collocato in congedo illimitato il 22 Dicembre del 1945.

Il secolo di vita di nonno Calogero è trascorso immerso da gioie e dolori: la vita dura delle campagne, il periodo buio della guerra e poi finalmente il ritorno a casa, il matrimonio con Vincenza Taibi (11 aprile 1964), la nascita dei figli Lisetta e Gero, dei 5 nipoti, Mariella, Giuseppe, Enza, Calogero e Paolo e l’arrivo dei 2 pronipoti Sara e Lucia.

Fin da piccolo ha partecipato attivamente alla vita confraternale come confrate dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento della Chiesa Madre sempre con entusiasmo ed orgoglioso del suo essere matricese. Un esempio di appartenenza confraternale certamente da imitare.

Non è mai mancato agli appuntamenti annuali patriottici, partecipando con dedizione ed orgoglio a tutte le ricorrenze del 4 Novembre in qualità di ex combattente e reduce di guerra.

Da sottolineare che ha ricevuto 2 Croci al merito di guerra nel 1972 e una Medaglia d’onore, il 30 gennaio 2018, consegnata dal prefetto di Caltanissetta, presente anche il sindaco Catania.

I tanti sacrifici hanno fortificato lo spirito e il fisico di questo nonnino centenario, zi Caluzzu Giardina, che, nelle alterne vicende della sua vita, non si è mai perso d’animo, e ha vissuto e vive con tanta umiltà e con grande dignità insieme a sua moglie, presso la Casa di riposo Padre Calà di Mussomeli, dove si festeggerà, nel rispetto delle norme di sicurezza un compleanno speciale, circondato dall’affetto dei suoi cari.

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