Salute

Giammusso ‘avvisa’: “Gare a porte chiuse? Nissa pronta a lasciare”

Redazione

Giammusso ‘avvisa’: “Gare a porte chiuse? Nissa pronta a lasciare”

Lun, 07/09/2020 - 12:48

Condividi su:

CALTANISSETTA – “Aspettiamo il nuovo Dpcm ma è chiaro che se non avremo risposte chiare e certe, non escludo che si possa anche valutare la possibilità di ritirare la squadra». Non è andato tanto per il sottile il direttore generale della Nissa Arialdo Giammusso dopo il rinvio della gara di Coppa Italia di Eccellenza in programma al “Tomaselli” con la Sancataldese.

«Non l’abbiamo detto o scritto noi, e nemmeno ce lo siamo inventati che la Lega ha consentito a decorrere dal 1° settembre la partecipazione del pubblico a singoli eventi di minore entità che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto! Il “Tomaselli”di posti omologati ne ha 4.700 per cui il distanziamento, assieme al rispetto di tutte le altre disposizioni in materia di prevenzione del contagio da Covid erano rispettate; la questione è che Nissa – Sancataldese non viene considerata un evento minore; la Questura ha chiesto spiegazioni alla Lega non ricevendo, inspiegabilmente, alcuna risposta». Parole intrise di amarezza, quelle del direttore generale della Nissa: «La Questura ha le sue ragioni che, come già ribadito dal presidente Ferreri, condividiamo in quanto il suo compito è far osservare e rispettare le leggi, ma il silenzio della Lega appare inammissibile. La Nissa ha allestito la squadra in considerazione di quei mille posti di cui la stessa Lega ha parlato nel suo comunicato; abbiamo assunto impegni economici, emesso oltre 200 abbonamenti, coinvolto sponsor; ripeto, il punto è semplice: se l’intenzione era di far giocare le gare a porte chiuse, potevano dirlo prima, così chi si voleva iscrivere si iscriveva e chi voleva allestire le squadre, con tutti gli sforzi economici del caso come nel nostro, le allestiva».

Arialdo Giammusso è andato giù a muso duro: «E’ intenzione far sentire la nostra voce alla Lega; abbiamo già parlato con i rappresentanti di altre società di Eccellenza che hanno anche loro condiviso in pieno il nostro pensiero e che intendono appoggiarci in questa rivendicazione; non vogliamo protestare né fare la guerra a nessuno, e non vogliamo nemmeno non osservare le leggi e rispettare le istituzioni delegate, ma se dovesse profilarsi una prospettiva del genere con gli stadi a porte chiuse, sarebbe la fine del calcio dilettantistico; i danni economici sarebbero incalcolabili per noi, anche perché non possiamo contare su diritti televisivi né su altri supporti sui quali, invece, il calcio professionistico può contare; vogliamo risposte chiare dalla Lega; speriamo che il nuovo Dpcm possa fornire le necessarie spiegazioni in merito».

Intanto, oggi pomeriggio, la squadra riprende gli allenamenti agli ordini del tecnico Angelo Bognanni, mentre domani mattina effettuerà la rifinitura con l’auspicio che mercoledì alle 18, al fischio d’inizio, possa affrontare la Sancataldese non a porte chiuse. (di Carmelo Locurto, fonte La Sicilia)

Pubblicità Elettorale