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Santa Caterina, operazione Cerbero: il Comune come un Feudo, sindaco gestiva in maniera medievale

Redazione

Santa Caterina, operazione Cerbero: il Comune come un Feudo, sindaco gestiva in maniera medievale

Ven, 10/07/2020 - 16:28

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“La cosa pubblica era gestita in maniera familistica e quasi medievale”. E’ quanto ha affermato il comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta, il colonnello Baldassare Daidone, a margine dell’operazione “Cerbero” nell’ambito della quale sono stati arrestati il sindaco e due assessori del Comune di Santa Caterina. “Era stata messa in piedi – ha sottolineato il comandante dei carabinieri – una gestione affaristica, corruttiva e concussiva al cui capo c’era il sindaco che gestiva il sistema con la collaborazione di altri fedelissimi amministratori da lui stesso nominati. Lavoravano – ha aggiunto – solo gli imprenditori amici. In occasione dell’emergenza neve, scattata nei primi giorni del gennaio 2019, il sindaco si e’ rivolto ad un’impresa che dopo quaranta giorni ha presentato il conto. Non e’ modo di procedere. Il sindaco Fiaccato, in carica da tre mandati, ha un carattere forte e chi osava mettersi contro di lui veniva isolato”. “Un malcostume – ha sottolineato il maggiore della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Salvatore Seddio – emerso da un’inchiesta che ha interessato un altro Comune, San Cataldo. Sindaco e vice sindaco di Santa Caterina facevano parte di una associazione a delinquere finalizzata ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione come corruzione, concussione e turbativa d’asta”.

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