Salute

La Sicilia ripartirà dal turismo

Francesca Russo

La Sicilia ripartirà dal turismo

La ripresa per l’Italia nella seconda parte dell'anno con un’auspicabile sviluppo nel 2021 potranno compensare gran parte delle perdite dovute all’emergenza sanitaria, ma solo se gli italiani che l'anno scorso hanno trascorso le vacanze all'estero spendano la medesima somma in Italia sia quest'anno, che nel 2021
Dom, 12/04/2020 - 20:32

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Posto che in questo momento la priorità resta quella sanitaria e che ogni iniziativa, deve essere finalizzata al contenimento del contagio, la Sicilia vuole ripartire dal turismo, non appena l’allarme coronavirus sarà cessato.

L’isola più grande del mediterraneo con 1.152 km di costa (8922,9 km di costa balneabile) a cui si devono aggiungere 500 km delle isole minori, con un patrimonio culturale di bellezza straordinaria, ha decisamente molto da offrire ai suoi visitatori. Il turismo nell’Isola rappresentadel resto, il più significativo motore economico, contribuendo incisivamente nella composizione del Pil della regione. Da questa immane crisi, il fatturato delle aziende ed il reddito di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie subirà ripercussioni allarmanti.

Si moltiplicano così le proposte per tentare di rilanciare il settore;

Davide Cansirro, direttore negli anni di diverse strutture balneari, oggi titolare della GoodFoodAcademy, un’accademia che offre servizi e consulenze per il mondo del Food&Beverage in Sicilia, ritiene necessario l’intervento ‘concreto’ delle Istituzioni. “Essendo in contatto con molti professionisti del settore, avverto un clima di tensione e confusione, le strutture sono oggi impreparate alla gestione dell’emergenza”.

Un chiaro aiuto per fronteggiare l’emergenza – aggiunge – potrebbe essere, la creazione da parte dell’Assessorato al turismo, di un comitato tecnico ad hoc. Quest’ultimo dovrebbe fornire, agli imprenditori siciliani, chiare indicazioni su come agire una volta superata l’emergenza, attraverso l’adozione di protocolli standard che fungano da linee guida per le strutture ricettive”.

Davide Cansirro Cortorillo – Consulente e Titolare della ‘GoodFoodAcademyItaly’

Conclude fornendoci delle indicazioni su cosa possono fare ad oggi, gli imprenditori del settore, nell’attesa di riaprire le proprie strutture al pubblico – ”Ritengo importante che i professionisti pianifichino strategie organizzative e promozionali così, da essere preparati in vista dell’inizio della stagione lavorativa – è altresì congeniale sfruttare oggi più che mai gli strumenti digitali, a fronte di una limitazione dei contatti diretti. Questi avranno una rilevanza ancora più incisiva che in passato, sia nella fase di prenotazione, di ricerca, di informazione, ma anche finalizzata ad una comunicazione, rassicurante, emozionale e chiara, che le strutture dovranno garantire a chi decide di trascorrere un soggiorno in Sicilia”.

Roberto Cardone, segretario regionale ADA (Associazione Direttori-Albergo Sicilia) e general manager dell’ Hotel Caparena, nota struttura di Taormina, sottolinea che ”Al momento non c’è nulla di definito – l’unico documento di riferimento è del OMS, riguardante le strutture alberghiere. Si tratta di indicazioni generali che stiamo valutando e aspettiamo che ogni governo le recepisca adattandole al proprio paese” poi aggiunge ”Noi direttori d’albergo ci stiamo confrontando su come accogliere gli ospiti, per esempio sul servizio della prima colazione; niente più buffet ma esclusivamente servizio al tavolo, adatteremo anche il servizio ristorante alle nuove esigenze, prevedendo il giusto distanziamento tra i tavoli e il prolungamento dell’orario, così da evitare gli assembramenti – i camerieri, qualora le circostanze lo richiedano, saranno muniti di guanti e mascherine e non solo…oltre alla solita pulizia delle camere bisognerà sanificarle frequentemente”.

Roberto Cardone – Segretario Regionale ADA e General Manager dell’ ‘Hotel Caparena” (ME)

Conclude con un messaggio ottimista ”Sono sicuro che ci sarà un protocollo HACCP da aggiungere a quanto abbiamo già pensato! Non sarà facile, ma pur di ripartire ci adegueremo alle nuove disposizioni.”

Nino Sanfilippo, imprenditore e titolare di ‘Lounge Beach’ una struttura balneare sita nell’esclusiva location di Scala dei Turchi (AG) dichiara – ”La gente dovrà far suo il concetto, che viaggiare con le giuste precauzioni e’ l’unico modus operandi che può adottare – La Sicilia e’ stata baciata dalla fortuna poiché ha adottato in tempo le misure di contenimento. Ci ritroviamo in una situazione controllata e saremo i primi a raggiunge il numero di zero contagi. Invito quindi i viaggiatori a scommettere solo euro 19,99 sulla Sicilia acquistando i biglietti aerei per luglio, agosto e settembre”.

Nino Sanfilippo – Imprenditore e Titolare di ‘Lounge Beach’ (AG)

Nino ci fa sapere che non appena sarà consentito riaprirà le porte del Lounge Beach e questa stagione si trasformerà in un club privato con ingressi controllati. Saranno realizzati 50 prive da 25 mq nella zona esterna che si affaccia sulla meravigliosa Scala dei turchi. All’interno di essi saranno presenti sdraio, ombrellone, tavolo da pranzo e il divano per godersi l’aperitivo, insomma tutti i comfort che si possono desiderare. Il servizio sarà obbligatoriamente al tavolo e tutto il personale della struttura sarà munito di guanti e mascherine bianche proprio come la ‘marna’.

Chi meglio di Francesco Caravello, ristoratore, fondatore del blog ‘CiboTurista’, ma sopratutto divulgatore della ‘Sicilianitá’ nel mondo, può scommettere sulla rinascita del turismo in Sicilia.

I tour di ‘CiboTurista’ raccontano la vera vita siciliana tra i mercati, i profumi, le abbanniate, le trattative, il cibo di strada, il limone spremuto con le mani che esalta i sapori di ciò che devi mangiare con le mani perché così lo amerai per sempre.

“Questo noi facciamo, lo facevamo prima tutti uniti ed abbracciati, continueremo a farlo oggi rispettando le distanze di sicurezza imposte per la nostra salute, lo facciamo per gli amici ed parenti del nord, lo facciamo con gli ospiti stranieri che sbagliando definiamo turisti ma ricordiamoci che sono ospiti, che accogliamo a braccia aperte da sempre e per sempre perché la Sicilia è questo è accoglienza”.

Francesco Caravello – Ristoratore e Fondatore del blog ‘Cibo Turista’

 Guglielmo Pacchione, Presidente regionale stabilimenti balneari del CNA e titolare del Lido Agua Beach sito a Marzamemi, in attesa di conoscere indicazioni e strumenti adottati dal Governo in tema di ‘riapertura delle strutture ricettive al pubblico asserisce “Per noi del settore resta una priorità la garanzia della proroga della concessione balneare sino al 2033”. E’ altresì necessario comprendere che ‘riaprire’ strutture ricettive balneari come la mia non è un’opera che può svolgersi in un giorno né tantomeno è possibile intraprendere il montaggio delle singole strutture e postazioni del lido senza personale; da qui l’ovvia necessità che suddetto lavoro venga assimilato e gestito alla stregua dell’attività edilizia”.

Guglielmo Pacchione – Presidente regionale stabilimenti balneari del CNA e titolare dell’ ‘Agua Beach’ (SR)

Servono supporti concreti e repentini anche per il personale che ad oggi non ha nessuna certezza di essere assunto, restando dubbia la data della riapertura estiva. Noi imprenditori ci troviamo nella condizione di dover stringere la cinghia e avvalerci di pochi collaboratori, non conoscendo ancora il futuro esito dei provvedimenti – Il dipendente dovrebbe essere allora supportato, magari ricevendo i contributi versati da noi imprenditori allo Stato, direttamente nelle sue tasche”.

L’imprenditore conclude “Il lavoro stagionale comporta spesso la possibilità di lavorare soltanto in un determinato periodo dell’anno, normalmente da maggio ad ottobre, ma ad oggi è tutto discutibile e un aiuto concreto nei loro riguardi sarebbe appunto quello di ricevere questo ‘incentivo finanziario‘ così da colmare il deficit da ritardo dell’apertura della stagione lavorativa.

In tal senso si pronunciano anche i sindacati “Le misure previste dai vari Decreti, se da un lato tengono conto dell’immediata emergenza, dall’altro non rappresentano misure a lunga gittata di cui, invece, il settore del turismo ha bisogno dal momento che impiega un grandissimo numero di lavoratori stagionali. Proprio a partire dal mese di marzo l’economia turistica siciliana avrebbe dovuto cominciare la ripresa delle attività ma l’azzeramento del flusso turistico comprometterà negativamente l’andamento dell’economia”.

Concludiamo l’articolo con l’intervento dell’assessore al Turismo della Regione siciliana, Manlio Messina, che ha dichiarato, intervenendo al programma “Centocittà“, su Rai Radio 1, che per andare incontro al settore turistico e alberghiero gravemente colpito dalla crisi generata dal coronavirus ha deciso di mettere in campo liquidità. Si parla di pernottamenti aggiuntivi in albergo a spese della Regione siciliana per quei turisti che decidono di trascorrere le loro vacanze nell’Isola. Le modalità ci fa sapere l’assessore saranno definite insieme con le associazioni di categoria, a seconda delle loro esigenze, appena verranno approvati bilancio e finanziaria. Messina ha assicurato che la Regione siciliana interverrà con iniziative per tutta la filiera del turismo: alberghi ma anche agenzie di viaggi, tour operator e guide turistiche.

Interpellati gli addetti ai lavori, del panorama Siciliano sui possibili scenari del flusso turistico in Sicilia per il 2020 è presumibile parlare di un turismo che privilegerà la Sicilia meno nota e affollata, attività open air, il cosiddetto turismo lento di coppia o legata al piccolo nucleo familiare.

La ‘riapertura’ florida al turismo è senz’altro un’ipotesi che, per essere plausibile, dovrebbe necessariamente trovare una base in eventuali incentivi fiscali verso la spesa in patria.

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