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Giovine Italia: un futuro dipinto d’azzurro verso Euro 2020 e Qatar 2022

Redazione

Giovine Italia: un futuro dipinto d’azzurro verso Euro 2020 e Qatar 2022

Mer, 20/11/2019 - 00:43

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L’Italia di Mancini intasca il pass utile per i prossimi Europei con largo anticipo, da prima in classifica e vincendo tutte le partite del girone. Certo, un raggruppamento non impossibile, ma mai nella sua storia gli azzurri avevano saputo approcciare con così tanta ferocia ogni tipo di avversario, anche quelli meno quotati. Raramente abbiamo avuto la fortuna di assistere a goleade come l’ultima contro l’Armenia, un successo per 9-1 a Palermo che ha messo in luce i tantissimi talenti nostrani e ha proiettato l’Italia tra le favorite assolute per la vittoria di Euro 2020.

Questo è il primo aspetto che occorre sottolineare nel nuovo corso targato Mancini, il talento. Bwin ha rilevato nei dettagli i migliori prodigi del calcio italiano ruolo per ruolo, facendo emergere una realtà che sembra impensabile, se si pensa a dove eravamo appena 2 anni fa, immersi nelle lacrime e nella depressione di una mancata qualificazione ai Mondiali.

Oggi il futuro ci aspetta con un sorriso, a partire da chi dovrà difendere quei pali, raccogliendo la dura eredità di Buffon. C’è Donnarumma, vero, ma non solo: sempre in casa Milan cresce un Plizzari che sembra già pronto a entrare in prima squadra e capace di mettersi in luce da protagonista negli eccellenti Mondiali Under 20 disputati dagli azzurri, arrivati sino alla semifinale.

In difesa pullula la presenza di giovani interessanti, alcuni dei quali già in grado di essere protagonisti e titolari di prime squadre importanti: spicca in tal senso il nome di Bastoni all’Inter, pregno di fiducia da parte di Conte e di Pellegrini, scuola Roma ma comprato dalla Juve e girato per il secondo anno di fila al Cagliari, da titolare fisso. Dietro remano i giovanissimi Gabbia e Armini, oltre al minorenne Pirola delle giovanili interiste.

A centrocampo troviamo la maggior densità di talento, che trova il suo apice ovviamente in lui, Sandro Tonali. Il playmaker del Bresca, già titolare in Nazionale, ha stupito tutti all’esordio in Serie A per la capacità di leadership e l’impatto avuto con il massimo campionato, quasi non fosse cambiato nulla per lui rispetto alla cadetteria. Cellino se lo tiene stretto almeno per quest’anno, prima che spicchi il volo presso lidi prestigiosi. Al suo fianco Barella, classe ‘97 e Pessina del Verona, protagonista con continuità nel Verona.

La Juventus cresce i suoi gioielli Caligara e Fagioli, quest’ultimo trequartista corteggiato da vari club importanti in Europa, ma è la Roma che gongola per l’affare Zaniolo. L’ex Inter si è preso la squadra giallorossa a fatica, dopo un inizio stentato con Fonseca e la doppietta recente in Nazionale è la consacrazione di un percorso che in breve tempo lo ha portato alla ribalta europea.

Infine l’attacco, terra di conquista per i nostri giovani: da Chiesa a Orsolini, passando per i millennials Kean ed Esposito. Ciascuno di loro, senza dimenticare un Pinamonti chiuso al momento dalle difficoltà del Genoa, hanno in mano un pezzo di futuro dell’Italia che verrà, almeno per i prossimi 10 anni.

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