ROMA – “Condivido le ragioni dei colleghi Borrometi e Ruotolo sul caso Feltri-Camilleri, se l’Ordine dei Giornalisti fosse un club mi autosospenderei pure io. Ma non lo e’ e l’istituto dell’autosospensione non esiste, ci si puo’ semmai cancellare, astenendosi dallo svolgere la professione e, salvo il diritto d’opinione, poi iscriversi di nuovo quando sono cessate le ragioni di cui alla polemica”. Cosi’ il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna replica a Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo che si sono “autosospesi” dall’Ordine in polemica contro le affermazioni di Vittorio Feltri su Andrea Camilleri ritenute da questi “incompatibili” con la iscrizione all’albo. “L’occasione – aggiunge Verna – e’ opportuna per chiarire il funzionamento in base alla normativa vigente dei consigli di disciplina totalmente autonomi dopo la cosiddetta legge Severino rispetto all’Ordine e in ogni caso privi di poteri cautelari di sospensione, perche’ per fortuna esiste l’articolo 21 della Costituzione. Per cui Feltri, come chiunque altro, potra’ semmai essere sottoposto al rituale procedimento disciplinare, al termine del quale ci sara’ un pronunciamento che tutti, dal sottoscritto a Borrometi e Ruotolo, dovranno rispettare. Poi naturalmente le leggi si possono cambiare se il Parlamento lo volesse, e in tale senso il Consiglio nazionale ha gia’ avanzato proposte di riforma per cio’ che attiene ai giornalisti, mentre per quel che riguarda le separate funzioni disciplinari la normativa e’ la stessa per tutti gli ordini professionali”
Giornalisti, presidente Verna “bacchetta” Borrometi e Ruotolo: “Ordine non è un club”
Gio, 20/06/2019 - 17:08
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