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Suicidio imprenditore Gela, Morra: “Intervenire sul sistema”

Redazione

Suicidio imprenditore Gela, Morra: “Intervenire sul sistema”

Mer, 10/04/2019 - 19:45

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– Il presidente della commissione antimafia Nicola Morra con Antonio De Luca, componente della commissione antimafia regionale, ha incontrato Francesco Greco, il figlio dell’imprenditore gelese morto suicida lo scorso 27 febbraio. “Ci sono situazioni che vanno chiarite – ha detto il presidente della commissione antimafia Nicola Morra – che vanno precisate ma c’e’ l’impegno dello Stato a far emergere la verita’ perche’ soltanto attraverso questa si puo’ ottenere giustizia. La speranza e’ che si possa far chiarezza, si possa far emergere la verita’. C’e’ da lavorare perche’ ci sono delle persone, quelle in vita, che vanno salvaguardate. Non e’ scritto da nessuna parte che le eventuali, qualora provate, responsabilita’ di altri devono cadere su altri ancora perche’ consanguinei”.”Bisogna intervenire su tante e tante cose – ha aggiunto – Adesso nessuno con lo schioccare delle dita puo’ cambiare tutto. Se non ci fosse stato il suicidio questa situazione non sarebbe emersa. Chissa’ quanti altri errori, anche in buonafede, si sono fatti senza pero’ arrivare al dramma. Le cose si si stratificano”. Di una modifica del codice antimafia, in particolare per le interdittive, ha parlato il giovane imprenditore Francesco Greco che ha riferito del colloquio con Morra: “Si avviera’ questo percorso che era stato avvallato dall’ordine congressuale forense sul codice antimafia e sulla gestione delle interdittive. Una delle proposte e’ quella di instaurare un contraddittorio alle imprese, quindi di potersi difendere prima di essere destinatari di una informativa antimafia”. Durante la visita a Gela il Nicola Morra ha parlato di una mafia che ha puntato sull’eolico “e che ora punta sul turismo. Le estorsioni e lo spaccio di droga li lasciano ai piu’ piccoli”.

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