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Mussomeli, riunione partecipata ed animata del Comitato Viabilità Negata del Vallone. C’è il verbale n.7

Carmelo Barba

Mussomeli, riunione partecipata ed animata del Comitato Viabilità Negata del Vallone. C’è il verbale n.7

Dom, 13/01/2019 - 08:00

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MUSSOMELI .   “Ponte crollato: tradita la buona fede dei Mussomelesi e dei cittadini del Vallone”. Inizia così il comunicato stampa n.7 del “Comitato Viabilità Negata” e prosegue:
“Si è proprio questa, in estrema sintesi, la conclusione a cui è pervenuto l’ altra sera 10 c.m. a cui è pervenuto il COMITATO VIABILITÀ NEGATA DEL VALLONE durante un’animata e partecipata riunione che si è tenuta, a partire dalle 18:45, nei locali dell’ANPI.
L’incontro coordinato da Francesco Amico, aveva lo scopo di fare il resoconto delle attività svolte e nello stesso tempo di chiarire e capire a che punto fosse l’iter dei lavori che riguardano il ponte crollato sulla SP38.
La puntigliosa relazione di Francesco Amico è servita a comprendere chiaramente ciò che tutti temevamo: a distanza di più di tre mesi dall’evento, infatti, i passi avanti sono stati pochissimi, le opere propedeutiche sono appena iniziate, l’esercito deve ancora intervenire e la soluzione definitiva è ancora molto lontana.
Si, l’esercito, ossia quella struttura rapida ed efficace che nella fantasia dei cittadini del Vallone rappresentava il toccasana, il rimedio sicuro che le istituzioni prospettavano per una soluzione temporanea ma immediata del problema e i cui costi sarebbero stati modesti e assai limitati. Si scopre invece che i tempi di intervento si sono dilatati enormemente e che il relativo impegno di spesa ammonta a ben 265mila Euro, cosa proprio non da poco se consideriamo che si tratta di una forza pubblica stipendiata e di un intervento non definitivo. Ciò è esattamente il contrario di quello che i cittadini si aspettavano perché con una somma appena superiore, con un unico intervento e impiegando possibilmente gli stessi tempi, l’opera si sarebbe potuta realizzare in via definitiva. Si constata che la spesa per l’intero progetto dovrebbe ammontare a circa 750mila Euro, dal momento che la struttura dovrà prima essere collocata e poi smontata per far posto al manufatto definitivo, provocando così ulteriori disagi alla popolazione.
La manifestazione del 16 Novembre 2018, che aveva lo scopo di smuovere le acque e interrompere il silenzio pressoché assoluto nei giorni successivi all’evento da parte di chi alla nostra comunità aveva l’obbligo di dare risposte certe ed immediate, non ha raggiunto questo obiettivo. Si è firmata una cambiale in bianco che ha avuto un pessimo riscontro, perché si è innescato un meccanismo burocratico pazzesco, incompatibile con la cosiddetta “somma urgenza”, articolato in una miriade di gare da svolgersi in tempi diversi e con una spesa per niente economica e razionale, così come si evince dal prospetto dei costi del progetto esecutivo.
C’è da interrogarsi infatti sull’ interpretazione del concetto di “somma urgenza”, è da chiarire che cosa significhi protezione civile, perché questi termini evocano celerità, interventi rapidi, eliminazione dei lacci e laccioli della burocrazia, erogazione veloce dei fondi necessari per l’intervento e gestione della progettazione e dei lavori in tempi rapidi e accettabili per consentire ai cittadini di superare nella maniera meno traumatica possibile l’evento calamitoso.
Una maggiore attenzione e vigilanza da parte dell’amministrazione comunale avrebbe potuto e dovuto scongiurare tutto ciò, ma pensiamo ormai di essere in ritardo su questo fronte. Certo noi incalzeremo chi di dovere affinché non si perda altro tempo, come anche continueremo a batterci affinché l’attuale strada alternativa (SP243-Interponderale SP33) di Contrada Palo, già interessata per nostro merito a lavori di sistemazione, possa essere meglio transitabile attraverso un intervento della Protezione Civile Regionale che dovrebbe consentire in tempi brevi di asfaltare il tratto più compromesso.
Cogliamo pertanto l’occasione per invitare i rappresentanti della politica locale, regionale e nazionale ad adoperarsi unitamente affinché i cittadini di Mussomeli e del Vallone possano tornare a sperare e a riacquistare un minimo di fiducia nelle istituzioni, considerato che a tutt’oggi, di concreto e di tangibile c’è stato solamente l’intervento di sistemazione di Contrada Palo, propiziato dal nostro comitato con il coinvolgimento di soggetti privati.
Cogliamo l’occasione, infine, per informare i nostri concittadini della scelta del governo regionale di decretare lo stato di emergenza viaria, stante la stasi e la disastrosa situazione in cui versano le strade siciliane ed in particolare quelle interne e provinciali.
Il decreto, sollecitato dal Ministro delle infrastrutture Toninelli, è datato 3 Gennaio e prevede la nomina di un commissario per l’emergenza viaria in Sicilia e quindi lo snellimento della burocrazia per cui si dovrebbe procedere in tempi rapidi a spendere gli ingenti finanziamenti del “Patto per il Sud”, finora solo intaccati.
Tale scelta naturalmente ci trova d’accordo perché potrebbe velocizzare la capacità di spesa della Regione e sbloccare finalmente le cospicue risorse previste per la sistemazione delle strade del Vallone, che ammontano a circa 32 Milioni di Euro, e la cui realizzazione potrebbe portare una boccata d’ossigeno a questa disastrata e martoriata contrada della Sicilia. Ma vogliamo essere per una volta ottimisti… – conclude il comunicato stampa dell’ansidetto comitato .  entro dieci anni tutto quello in cui speriamo sarà sicuramente realizzato!”

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