Salute

Sergio Cirlinci: “Cardiologia a rischio chiusura, politici disinteressati e ‘certi’ giornalisti…silenti”

Redazione

Sergio Cirlinci: “Cardiologia a rischio chiusura, politici disinteressati e ‘certi’ giornalisti…silenti”

Sab, 03/11/2018 - 14:32

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Ospedale, viabilità, disoccupazione, stipendi non pagati, continui ricorsi sui bandi, centro storico, appalti non appaltati, proroghe a go go etc etc…sono ormai gli argomenti caldi che continuano a trovarsi sempre in prima pagina, non magari su alcune testate dove , buon per loro, va tutto bene. Poi però ci si lamenta che, noi popolo di Facebook, siamo i soliti critici e lamentosi, ma si sa noi siamo ignoranti e maldicenti. Ma dovremmo forse dire che tutto va bene, giusto per accontentare i signorotti della politica che aspirano a farsi eleggere o rieleggere ? Il voto cari miei, “a sto giro” dovrete meritarvelo, non faremo sconti a nessuno…se diremo fesserie querelateci pure, ma tanto vi assicuro che fesserie non ne scriveremo, come non ne abbiamo scritto sino ad oggi, visto che tutto è dimostrabile. E non provate neanche a cercare di “calmarci”…perché con voi nessuna camomilla potrebbe far più effetto. Oggi, per non farci mancare nulla, leggo su un quotidiano locale del ritorno della problematica della Cardiologia al Sant’Elia, reparto importantissimo in una struttura ospedaliera. Dopo gli allarmi di un mesetto fa e dopo le assicurazioni della direzione, sembrava che tutto fosse rientrato nella normalità, ma dopo aver letto l’articolo e dopo la denuncia , di cose tra l’altro già risapute,di un politico locale che bene ha fatto a riproporre la problematica, il Pettirosso curioso com’è, si è un po’ informato chiedendo in giro, cosa che dovrebbero fare certi giornalisti, ed ha scoperto che nulla è cambiato….anzi. Da circa due mesi infatti nel reparto sono rimasti 5 medici in organico, ma nella realtà ad operare nel reparto sono solo in tre, due dottoresse sono a casa per validi motivi e la direzione al momento non ha trovato soluzioni e per riempire i posti vacanti, vista la burocrazia o altro, probabilmente ci vorranno mesi. Nessuno lo dice ma c’è il serio pericolo di RISCHIO CHIUSURA REPARTO con conseguente trasferimento dei pazienti, con infarto, negli ospedali vicini, dove i reparti, vedi Enna ed Agrigento , “gemellati” con Caltanissetta hanno, casualmente, in organico tra le 11 e le 12 unità. Si avete letto bene il pericolo che il reparto corre oggi è questo, CHIUSURA E TRASFERIMENTO PAZIENTI Keep calm, una cippa direbbe un amico…… Ci sono delle domande, a cui dovrebbero rispondere innanzitutto i dirigenti ed a seguire la classe politica tutta, per capire e rappresentare una situazione e renderla chiara e trasparente a tutti e magari cercarla di risolvere, sempre ci sia la volontà. Trattasi di difficoltà dovute al caso, ad inefficienza burocratica o di volontà politica ? Avete idea, cari nisseni, cosa vorrebbe dire la chiusura di un reparto così importante ? I nostri cari politici a Roma e a Palermo dove sono ,cosa fanno, hanno intenzione di interessarsi del territorio; il sindaco ci dica cosa sta facendo o cosa ha intenzione di fare per farsì che la sua città non corra questo pericolo. Noi cittadini vorremmo che loro non si dimenticassero di noi, che non venissero solo in campagna elettorale per poi sparire nel nulla più assoluto. Queste domande, pesanti dovrebbero trovare immediate risposte, ma il problema è che certe domande, scomode, difficilmente chi di dovere le pone a chi dovrebbe rispondere. Noi abbiamo diritto alle prestazioni sanitarie, per le quali paghiamo le tasse, ma nello stesso tempo non vogliamo essere presi in giro da chi, dietro certi disagi che si sono creati, voglio augurarmi per casualità, ci “guadagna”, non parlo economicamente ma anche e soprattutto politicamente. Cari amministratori e poilici, aspettiamo che ci scappi il morto ? Sappiate che semmai dovesse succedere qualcosa di grave, moralmente e probabilmente anche penalmente, qualcuno di voi ne dovrà rispondere, sicuramente moralmente ne risponderebbero tutti, anche chi poteva fare o poteva dire e non l’ha fatto Chiamateci a raccolta e noi, stanchi di lamentarci ed essere accusati di essere “il popolo di Facebook” e di essere solo bravi “leoni da tastiera”, saremmo ben contenti di essere al vostro fianco in battaglie che servano realmente a tutti noi. Ma voi dimostrateci anche di essere politici veri quelli cioè rappresentanti del popolo, che sono stati eletti per rappresentare le esigenze dei cittadini e non cercarsi comode, calde e ben pagate poltrone.

Ad Maiora Sergio Cirlinci.

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