Salute

Migranti: “scarico’ rifiuti pericolosi”, sequestrata Aquarius 

Redazione

Migranti: “scarico’ rifiuti pericolosi”, sequestrata Aquarius 

Mar, 20/11/2018 - 09:37

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CATANIA – La nave Aquarius dei MMedici senza frontiere e’ stata sequestrata su ordine della magistratura italiana perche’ avrebbe scaricato nei porti italiani 24 tonnellate di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, in maniera indifferenziata, come se fossero rifiuti urbani. L’accusa riguarda la Ong e due agenti marittimi e ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave, attualmente nel porto di Marsiglia, e di 460 mila euro. L’indagine di Guardia di Finanza e Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, avrebbe accertato uno smaltimento illecito in 44 occasioni per un totale di 24mila chili di rifiuti.

Dalle indagini e’ emerso che in occasione di tutti gli sbarchi lo smaltimento dei rifiuti era realizzato per il tramite della M.S.A. di Gianino che nei porti diversi da Augusta si avvaleva di propri sub-agenti, senza mai dichiarare la presenza di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo derivanti dagli scarti degli alimenti e dagli indumenti indossati dai migranti, seppur in presenza di numerosi e documentati casi di malattie registrate dai vari Uffici di Sanita’ Marittima siciliani e del Sud-Italia intervenuti al momento dell’arrivo dei migranti nei porti italiani. Infatti, nel periodo gennaio 2017 – maggio 2018 venivano rilevati 5.088 casi sanitari a rischio infettivo (scabbia, meningite, tubercolosi, AIDS e sifilide) su 21.326 migranti sbarcati.
L’accordo criminoso concluso tra gli appartenenti alle Ong e l’agenzia marittima di Gianino Francesco consentiva da un lato alle stesse Ong di realizzare notevoli risparmi di spesa per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, dall’altro allo stesso Gianino di offrire un servizio di smaltimento a prezzi concorrenziali grazie al quale triplicava il suo giro d’affari passato dai 45 mila euro del 2014 ai 140 mila euro del 2016.
Altrettanto determinante e’ risultato il contributo di Giovanni Ivan Romeo il quale, attraverso la sua societa’ (Romeo Shipping s.r.l.), si e’ occupato a Catania, per conto della MSA di Gianino, della intermediazione al ritiro dei rifiuti di bordo tra i comandanti delle navi Vos Pudence e Aquarius, e la societa’ cooperativa “La Portuale II” – amministrata dal padre Mario Romeo – aggiudicataria del servizio di raccolta rifiuti all’interno del porto di Catania.
Al fine di riscontrare il gia’ grave quadro indiziario, le Fiamme Gialle etnee, il 10 maggio scorso, al termine dello sbarco di 105 migranti dall’Aquarius, verificavano e sottoponevano a sequestro il carico di rifiuti appena trasbordato dalla nave e trasportato da un autocarro compattatore diretto presso il deposito della societa’ cooperativa “La Portuale II”. In tale circostanza si accertava che tra i 15 metri cubi di rifiuti dichiarati dal Comandante dell’Aquarius quali rifiuti alimentari e speciali indifferenziati (carta e plastica), erano presenti 2 metri cubi (80 kg) di rifiuti pericolosi a rischio infettivo consistenti in indumenti dismessi dai migranti potenzialmente contaminati da virus ed altri agenti patogeni, nonche’ rifiuti sanitari a rischio infettivo derivanti dall’attivita’ di assistenza medico-sanitaria prestata a bordo ai migranti.

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