Salute

Diffamazione: “miei accusatori bastardi”, condannato sindaco Messina 

Redazione

Diffamazione: “miei accusatori bastardi”, condannato sindaco Messina 

Mer, 31/10/2018 - 18:46

Condividi su:

MESSINA- Condannato per diffamazione il sindaco di Messina, Cateno De Luca, per frasi pronunciate in due comizi che si sono svolti a Fiumedinisi (Messina) a marzo e aprile 2012. La sentenza e’ stata pronunciata dal giudice monocratico Claudia Misale che ha condannato il primo cittadino a una multa di 1.800 euro, oltre alle spese processuali. A citarlo in giudizio erano stati alcuni abitanti del piccolo Comune, proprietari di alcuni terreni sui quali l’allora primo cittadino avrebbe voluto avviare quello che definiva un progetto di riqualificazione, ma che secondo i contestatori era solo speculazione.
Secondo l’accusa, in due comizi del marzo e aprile 2012, intitolati da De Luca “Nomi e cognomi” e video ripresi e messi in onda in televisione, il politico avrebbe definito tre cittadini “calunniosi accusatori”, “imbroglioni”, “bastardi” e altro. Altri due li aveva definiti “confraternita di farisei e traditori della Sicilia”. “Ovviamente proporremo appello” ha subito commentato sul suo profilo Facebook De Luca che ha parlato di frasi “contestualizzate in un ragionamento piu’ complessivo di campagna elettorale di marzo-giugno 2012 dal clima velenoso provocato con il contributo dei destinatari dei miei epiteti. Di questo il giudice oggi ne ha tenuto parzialmente conto ed in appello siamo certi di poter ottenere la completa assoluzione”. Momento difficile per De Luca: oggi centinaia hanno partecipato alla manifestazione promossa dai sindacati contro la sua manovra anti-default in piazza Unione europea, di fronte al Palazzo comunale, con ex lavoratori delle partecipate del Comune, politici e cittadini.

Pubblicità Elettorale