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Caltanissetta, Antonello Montante chiede ed ottiene il rito abbreviato

Redazione

Caltanissetta, Antonello Montante chiede ed ottiene il rito abbreviato

Mer, 31/10/2018 - 17:49

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CALTANISSETTA – Antonello Montante, l’ex numero uno di Sicindustria, accusato di essere il regista del sistema di talpe per spiare le indagini dei magistrati nisseni, verra’ giudicato con il rito abbreviato. La richiesta avanzata dai suoi legali, gli avvocati Nino Caleca e Giuseppe Panepinto, e’ stata accolta dal gup Graziella Luparello – subentrata oggi a David Salvucci, messo fuori gioco da una eccezione di incompatibilita’ – nel corso dell’udienza preliminare svoltasi a Caltanissetta. “Dalle carte – spiega Caleca – non sono emerse responsabilita’ a carico di Montante: ecco perche’ la richiesta dell’abbreviato”.
Anche Andrea Grassi, appartenente allo Sco, verra’ processato con il rito abbreviato. Saranno invece processati con l’abbreviato condizionato all’esame dell’imputato, l’ex comandante provinciale della Guardia di finanza di Caltanissetta, Gianfranco Ardizzone, Marco De Angelis, funzionario della questura di Palermo, Alessandro Ferrara, funzionario della Regione Sicilia, Diego Di Simone, responsabile della security di Confindustria. L’udienza e’ stata fissata per il 15 novembre. Per gli altri imputati che non hanno chiesto nessun rito alternativo l’udienza preliminare riprendera’ il 5 novembre.

– Il gup ha respinto tutte le eccezioni sollevate da alcuni dei 19 imputati. I legali avevano ribadito l’incompetenza territoriale e chiesto di spostare il procedimento giudiziario a Roma perche’ buona parte dei reati contestati sarebbero stati commessi nella Capitale. Avevano anche chiesto l’inutilizzabilita’ di alcune intercettazioni telefoniche perche’ non motivate. Su queste due questioni si era gia’ pronunciato il Tribunale del Riesame, respingendo entrambe le eccezioni. L’avvocato dei fratelli Andrea e Salvatore Cali’, Marco Giunta, aveva invece rilevato l’inutilizzabilita’ di alcuni decreti di autorizzazione alla proroga di varie intercettazioni poiche’ facevano riferimento ad un’annotazione di servizio in parte omissata. Sarebbero inoltre mancati alcuni decreti di nomina degli ausiliari di polizia giudiziaria che hanno provveduto a installare delle microspie.
E’ stato peraltro rilevato che una microspia installata in un palo della luce situato nei pressi della villa di Montante, potrebbe essere stata alimentata utilizzando energia elettrica dell’Enel e si paventerebbe dunque un furto di energia elettrica. Il legale dell’ufficiale dei carabinieri di Romeo Letterio, ha invece rilevato che il suo assistito, accusato di aver sottratto un verbale dopo aver subito delle minacce da parte di Montante, venne sentito dopo una soffiata ricevuta dalla procura da fonte anonima e che inoltre venne convocato dai magistrati nisseni il 7 giugno del 2016 a sommarie informazioni quando c’era gia’ il rischio che Romeo fosse gia’ indagati. Secondo i pm nisseni le eccezioni sollevate dal collegio difensivo non attengono a questa fase, ma a quella dibattimentale.

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