Salute

Caltanissetta, al liceo “A. Volta” la legalità va in scena

Redazione

Caltanissetta, al liceo “A. Volta” la legalità va in scena

Mar, 05/06/2018 - 13:07

Condividi su:

CALTANISSETTA – La prepotenza del giusto: questo il titolo della performance teatrale, rappresentata dagli studenti del Liceo A. Volta presso l’auditorium G. Bufalino mercoledì 30 maggio, sotto la regia della dott.ssa Stefania Zigarella, regista della compagnia Salto nel Vuoto.

La rappresentazione costituisce l’evento finale di un percorso formativo, coordinato dalla prof. Maria Giulia Palermo e svolto durante l’intero anno scolastico, in cui il laboratorio teatrale è stato finalizzato all’educazione alla legalità, conformemente a quanto previsto dal bando regionale, al quale  il Volta ha avuto accesso, previa selezione del progetto presentato.

Nella prima fase dell’attività, gli studenti sono stati guidati dalla dott.ssa Zigarella nella lettura interattiva del testo Baby killer dello scrittore ennese Giuseppe Ardica, il quale, con un realismo  a tratti crudo, riporta le testimonianze dirette di un gruppo di giovanissimi gelesi, precocemente affiliati alla criminalità organizzata: l’autore sottolinea il disagiatissimo ambiente di provenienza di questi adolescenti, la cui stessa educazione familiare è stata spesso foriera di distorsioni culturali, quali i concetti di onore, di rispetto e di amicizia, l’ostilità contro la scuola ed in generale contro tutte le Istituzioni. Storie drammatiche e realmente vissute, basate anche su atti giudiziari, che compongono un affresco inquietante della criminalità minorile.

Completata la lettura del testo, gli studenti sono stati stimolati ad immedesimarsi ciascuno in un personaggio, per analizzarne criticamente il vissuto personale e familiare, individuando le responsabilità degli adulti e gli spiragli di speranza e di riscatto: passaggio spontaneo e molto sentito dagli studenti il paragone tra le storie dei giovani criminali e quelle di un adolescente “normale”, che nasce in un contesto familiare e socio-culturale sano.

Ne è  scaturita la produzione di una serie di monologhi, con cui gli studenti hanno evidenziato il drammatico scarto tra i due mondi culturali, rappresentato sulla scena in un’atmosfera surreale, come se di ogni adolescente, criminale e non, fosse la coscienza a parlare. Non un intreccio teatrale classico, né un dialogo tra personaggi, ma dei monologhi che, con forte intensità emotiva e con la tecnica teatrale “dello specchio”, denunciano il divario incolmabile che si crea tra contesti socio- culturali lontanissimi, destinati, nel bene e nel male, a determinare la vita di un adolescente.

Una performance breve, ma dai toni forti, conclusa la quale la dott.ssa Zigarella ha illustrato al pubblico presente le tappe del percorso, l’entusiasmo e le reazioni degli studenti, molto colpiti dall’esperienza di collaborazione tra la stessa regista e l’Istituto penale minorile di Caltanissetta. Intervento finale quello del Dirigente Scolastico Vito Parisi, il quale ha evidenziato la significativa ricaduta didattica del laboratorio teatrale per un’efficace educazione alla legalità: un binomio che, scevro da ogni retorica, ha consentito agli studenti di esprimere sè stessi e le proprie potenzialità, riflettendo sulla criminalità minorile, un’emergenza solo in apparenza lontana.

banner italpress istituzionale banner italpress tv