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Mussomeli, Le esequie di Calogero Guasto. Padre Francesco Lomanto: “Calogero, uomo della gioia, gioia della fede, gioia di essere figlio di Dio”

Carmelo Barba

Mussomeli, Le esequie di Calogero Guasto. Padre Francesco Lomanto: “Calogero, uomo della gioia, gioia della fede, gioia di essere figlio di Dio”

Mar, 22/05/2018 - 20:42

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MUSSOMELI – La sua breve esistenza è stata all’ombra  del quartiere di Sant’Enrico e della Madonna delle Vanelle, dove  proprio nella piccola chiesetta mariana  ha ricevuto l’estremo saluto prima della partenza verso l’ultima dimora. Il 64enne Calogero Guasto difficilmente potrà essere dimenticato dalla gente comune per avere trasmesso a tutti il senso della gioia, della spensieratezza e del rispetto. Incontrarsi con lui era già una felice circostanza per vivere momenti di ilarità, per non parlare dei suoi rapporti familiari e sociali che trasmettevano  sempre ottimismo,  coraggio, fiducia e simpatia con naturale capacità di coinvolgimento tale da infondere entusiasmo ed operosità. Presenti al rito funebre, i soci della Pro Loco con le magliette  di colore celeste che anche lui, tante volte, ha, orgogliosamente, indossato. Visibile  la corona di fiori dell’Associazione Pro Loco che ha adornato la sua bara nel mesto tragitto verso il Camposanto. Presente il gruppo neocatecumenale della comunità di Cristo Re che, durante la celebrazione della messa,  con Manuel  Nobile ha eseguito alcuni brani. Presente  anche anche il Gruppo del Rinnovamento nello Spirito, a cui i coniugi Guasto avevano da  tempo aderito. E proprio, all’esterno della chiesa, prima del viaggio verso l’ultima dimora, Graziella Scannella, nel presentare la figura di Calogero, il suo essere cristiano, ha concluso la sua breve testimonianza con un “ciao Calogero, ci vediamo in cielo”. Anche i soci della Pro Loco, visibilmente commossi, come del resto tutti gli altri, in religioso silenzio, hanno ascoltato quanto detto dalla Presidentessa Zina Falzone: “Le cose che veramente ci mancheranno di Calogero sono il sorriso, le lunghe chiacchierate e le battute esilaranti che tanta allegria portavano nel gruppo. Ci mancherà il nostro “inviato speciale”,  che tra una guastella, un cannolo e un bicchiere di sangria, teneva occupato “u zzi Carmelu” nelle sue memorabili interviste, sempre ironiche e canzonatorie, ma dalle quali trapelava l’amore profondo “pi lu paisi”;  rimarranno, poi,  indimenticabili  i travestimenti con la inseparabile Giuseppina, sempre originali e farseschi. Sempre, in prima linea,  quando c’era da sbracciarsi…con il suo motto “cca sugnu a disposizione”. E quando mi ha detto sottovoce all’orecchio “Zinù,  mi raccumannu sta Pro Loco,  ava continuari e nun vi scoraggiati”  Questo è Calogero il migliore insegnante di vita che possiamo avere”. La presidentessa ha concluso il suo addio a Calogero con una citazione: “e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirito guerriero ch’entro ti rugge” Buon viaggio Calogero, siamo sicuri che lassù piacerai un sacco”. Presenti il diacono don Pierenzo Costanzo, i sacerdoti Salvatore Tuzzeo, Francesco Mancuso, Calogero Orifiamma, Liborio Franzù, Alfonso Cammarata, Domenico Lipani, Salvatore Falzone e Francesco Lomanto che ha presieduto la liturgia eucaristica. Nella omelia, il celebrante ha parlato di Calogero Guasto di indole gioiosa, dei suoi familiari, dei fratelli e lui, essendo il più grande, era il punto di riferimento: nutriva la gioia per la vita, la gioia della fede, la gioia di essere un figlio di Dio”. La sua prematura dipartita ha lasciato nella tristezza la comunità che ha voluto onorarlo con la presenza e dargli l’ultimo addio e le condoglianze alla moglie Giuseppina, alle figlie Maria Assunta e Silvia, ai cinque fratelli e familiari tutti. Al termine, il mesto corteo di macchine lo ha accompagnato al Camposanto nel suo sepolcro.

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