Sono almeno 300 le adesioni allo sciopero nazionale degli infermieri di domani in provincia di Caltanissetta. Lo comunica il Nursind territoriale guidato da Giuseppe Provinzano. Il “black friday” della sanità prevede dei sit-in da Mussomeli a Gela, oltre che a Caltanissetta. Una delegazione del Nursind provinciale sarà inoltre presente a Roma per partecipare alla grande manifestazione, che si terrà in Piazza Santi Apostoli, mentre al livello locale.
“Rivendichiamo condizioni di lavoro degne della nostra professione, anche a tutela del malato, un trattamento economico adeguato e non un contratto subito per compiacere la politica”. Il sindacato ribadisce che “le motivazione che ci hanno indotto a scioperare il 23 febbraio non sono di poco conto. Non è per nulla pretestuoso ribadire che le risorse messe a disposizione per il comparto siano poca cosa rispetto alla perdita di acquisto del nostro stipendio che è avvenuto in questi 9 anni di blocco e, a maggior ragione, rispetto a ciò che ci viene chiesto. Le altre motivazioni riguardano la deroga ai riposi, assorbimento dello straordinario per i coordinatori, aumento del lavoro supplementare per i part time, aumento della quota individuale di straordinario per i tempo pieno, negazione del diritto alla mensa per i turnisti, spostamento dei fondi dal salario fisso a quello variabile, precarietà degli incarichi, non esigibilità di diversi istituti contrattuali per il personale. Gli infermieri ed operatori sanitari dell’Asp di Caltanissetta hanno risposto alla proclamazione dello sciopero in maniera massiccia, rispettando a pieno le norme, ma di contro ci siamo trovati a dover sopperire ad inefficienze ed incapacità gestionali da parte del personale dirigente dell’Asp, per la gestione dello sciopero”.
Provinzano spiega inoltre che “abbiamo avuto modo di appurare, inoltre che il management dell’Asp di Caltanissetta non ha mai predisposto un piano di contingentamento del personale in caso di sciopero. Per questo motivo abbiamo inviato una nota al prefetto di Caltanissetta e alla Commissione di Garanzia per segnalare il mancato rispetto della legge sul diritto di sciopero e di intervenire con le precettazioni, in mancanza delle quali i servizi resteranno scoperti”.
