Salute

Mussomeli, il quartiere Sant’Enrico parla scrive e chiede

Carmelo Barba

Mussomeli, il quartiere Sant’Enrico parla scrive e chiede

Sab, 15/10/2016 - 07:50

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dscn0075MUSSOMELI – Le segnalazioni dei cittadini raccolte a Sant’Enrico, durante il recente incontro in “piazza”, sono andate a finire sul tavolo del sindaco. Così la lettera del consigliere Salvatore Cardinale di “Pensare Solidale” indirizzata al sindaco: “Come avrà avuto modo di sapere dagli organi di stampa, nell’ottica del rapporto continuo tra elettore ed eletto che, opinione condivisa da tutto Pensare Solidale, non deve interrompersi all’indomani delle elezioni ma deve essere un continuum fino alla fine del mandato elettorale, sabato 8 ottobre unitamente ad altri sostenitori del movimento Pensare Solidale ho incontrato i cittadini che abitano nel quartiere di Sant’Enrico per poter recepire dagli stessi eventuali problematiche esistenti nel quartiere e per riportarle all’amministrazione per gli adempimenti conseguenziali.
In appresso Le elenco le problematiche più pregnanti che a parere degli abitanti di Sant’Enrico meriterebbero maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Come purtroppo Lei saprà tale problematica è sentita da buona parte della cittadinanza ma acquisisce particolare criticità soprattutto per le persone anziane, non autosufficienti che lamentano la lontananza dell’ubicazione dei cassonetti dove poter conferire la spazzatura e la totale impossibilità di conferire i rifiuti differenziati presso l’isola ecologica all’uopo istituita da questa amministrazione.
I tempi lunghi che si prevedono per l’ottimizzazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta non fanno altro che peggiorare questo stato di cose.
PULIZIA DEL QUARTIERE
Lamentele vibranti ci sono state in merito alla mancata pulizia del quartiere con particolare riferimento alla piazzetta adiacente il bar del Sole (che resta l’unico punto di aggregazione sociale per gli abitanti del quartiere) e del piazzale antistante la chiesa e il monumento alla Madonna di Lourdes.
Sarebbe auspicabile che l’amministrazione istituisse con cadenza almeno settimanale degli interventi di pulizia ordinaria degli spazi individuati tenuto conto che per tale attività occorrerebbe l’impiego di una sola unità lavorativa e soltanto un paio di ore .
SEGNALETICA ORIZZONTALE
E’ stata evidenziata l’assenza di segnaletica orizzontale per l’individuazione delle strisce pedonali e dei divieti di sosta in tutto il quartiere e con particolare riferimento alle vie di accesso all’istituto scolastico Padre G.Messina.
Sarebbe opportuno che l’amministrazione provvedesse al rifacimento di tale segnaletica in tempi relativamente brevi.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Viene segnalato in diverse zone del quartiere il mancato funzionamento di alcuni corpi illuminanti dovuti con molta probabilità al consumo delle lampade che meriterebbero di essere sostituite.
FOGNE A CIELO APERTO
Altra problematica degna di nota è rappresentata dalle fogne a cielo aperto in contrada Bumarro, dove insistono diversi agglomerati abitativi e in contrada Madonna delle Vanelle.
Da notizie assunte dai residenti sembrerebbero che le passate amministrazioni che si sono via via succedute abbiamo preso atto di tale problema anche se però non è dato sapere se è già stato iniziato l’iter procedurale dagli uffici all’uopo preposti per arrivare alla positiva soluzione di tale pregnante problematica.
Si invita pertanto la S.V. a voler assumere notizie presso l’ufficio tecnico comunale per sapere lo stato dell’arte in merito.

APPROVIGIONAMENTO IDRICO
Un cittadino ha segnalato la mancata sostituzione dei tubi dell’acqua operata dalla ditta che si occupava di tale intervento in vicolo Maltese.
Sarebbe opportuno verificare se si sia trattato di una dimenticanza o se invece tale via non era inserita a priori nel programma di sostituzione delle tubature.
Altra lamentela riferita alla fornitura idrica è la insufficiente pressione esercitata nelle tubature centrali che non consentirebbe il normale riempimento dei serbatoi collocati nei piani alti delle case (tetti o sottotetti) e che costringerebbero i cittadini ad acquistare pompe per acqua con un costo non indifferente sia per l’acquisto della pompa, del montaggio della stessa e degli aggravi sulla bolletta eletrica.
Concludo invitandoLa a volersi adoperare presso i competenti uffici affinché gli stessi si attivino per arrivare alla soluzione delle problematiche sopra evidenziate e per far si che gli abitanti del quartiere Sant’Enrico perdano quella convinzione di essere cittadini di serie B o, per dirla come mi ha detto un anziano che ha partecipato all’incontro “ ormai u paisi si ferma a via Scalea, chiu sutta un c’è nenti).
Resto in fiduciosa attesa delle determinazioni che la S.V. vorrà porre in essere in merito alle segnalazioni di cui sopra e la invito a voler tenere in seria considerazione la mozione a suo presentata dall’allora consigliere di Pensare Solidale Josè Castiglione inerente all’istituzione dei comitati di quartiere che io stesso faccio mia e che riproporrò al consiglio comunale con una nuova mozione.

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