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I Fatti di Etico: Sicilia, isola meravigliosa abitata da imbroglioni

Michele Spena

I Fatti di Etico: Sicilia, isola meravigliosa abitata da imbroglioni

Ven, 15/07/2016 - 23:15

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C’è un’isola con oltre mille chilometri di costa incantevoli con litorali mozzafiato e un mare di un blu impossibile da replicare; e come se non bastasse questa isola è coronata da tante altre piccole isole che sono dei paradisi terrestri. Quest’isola fantastica non ha solo il mare, ha anche il sole che la bacia oltre nove mesi l’anno. Dio la illumina e la riscalda per coccolare chi vi abita, la flora che vi cresce la fauna che la popola. Quest’isola ha anche un grande vulcano che spicca verso il cielo, buono, vanitoso, poche volte irascibile che rappresenta la forza e il vigore di questa terra. Cotanta bellezza nella storia è stata apprezzata da tutti i popoli del mondo al punto tale che romani, greci, fenici, cartaginesi, spagnoli, normanni, francesi si sono rovinati per conquistarla. Per essa hanno speso fortune che sono rimaste come dono e allora in quest’isola possiamo trovare il più grande patrimonio archeologico dell’umanità. E la storia ha lasciato in quest’isola il meglio dell’architettura, della cultura, della gastronomia, dell’intelletto. Quest’isola non è frutto della mente di un sognatore; non è la costruzione fantasiosa di un libero pensatore; non è la meta agognata da tanti e conquistata da pochi privilegiati; no, non è un progetto costruito pensando al posto ideale dove vivere. Questo posto esiste: è la Sicilia!

Ma in questo posto purtroppo vivono degli stronzi, dei maleducati, degli incolti, degli ignavi, degli imbroglioni, degli accattoni, dei miserabili, dei corrotti, dei lumaconi; ci sono costoro, mica solo i mafiosi o i “delinquentelli” o i “piscialetto”. Questi sono tanti e le leggi che egli stessi spesso partoriscono permette loro di pascolare impudentemente ovunque, permette loro di vivere, far finta di lavorare e perfino partecipare alle elezioni e anche di essere eletti. E i rappresentanti spesso sono espressione delle categorie sopra citate.

Perché altrimenti non si capisce come in quella, in questa, terra baciata da Dio ci possa essere un Presidente della Regione come quello che c’è, come ci possano essere deputati  di cosi infimo valore anche culturale e professionale, che non abbiano presentato nemmeno un’interrogazione, che abbiano  votato contro il Ponte di Messina, che abbiano regalato royalties alle multinazionali, che si piegano a 90 gradi davanti a segretari politici che sono peggio di loro ma che parlano però in perfetto italiano, possibilmente con inflessione fiorentina; non si capisce come ci possano essere rappresentanti  delle istituzioni commerciali, industriali, artigianali indagati, arrestati, sospesi; come ci possano essere funzionari che decidano “fottendosene” del potere politico e “ammuccandosi” anche 300 mila euro all’anno di stipendio, che non si assumono alcuna responsabilità e bloccano tutto, senza che nessuno dica nulla; come ci possano essere minuscoli e insignificanti dipendenti di ancora più piccoli e insignificanti paesi che bloccano iniziative di sviluppo; come ci possano essere la maggioranza di consiglieri comunali e assessori di oltre 800 comuni che, pur di racimolare 50 euro di gettone di presenza, continuano a “coglioniare” 5 milioni di persone.

E non si capisce come non esista un progetto, una programmazione, un ‘idea non di sviluppo, significa chiedere troppo, ma di riassetto e bonifica istituzionale, amministrativa e tecnica oltre che morale ed etica.

Anzi si capisce bene per le premesse esposte che confortano (o sconfortano) i  dati di ogni tipo che riguardano l’interesse e l’attrazione che la Sicilia oggi rappresenta negli investitori e nei turisti stranieri. Due dati su tutti. 1)I finanziamenti europei. Rimandiamo indietro ogni anno l’87% dei fondi comunitari per mancanza di progetti, bandi e idee. Nessuno si è mai premurato di capire perché e quindi porre rimedio e questo è assolutamente più delittuoso. 2) Traffico aereo passeggeri. La somma di coloro che transitano nei nostri aeroporti (Palermo, Catania, Comiso, Trapani) in un anno è all’incirca il 10% rispetto al traffico aereo che gravita sulle sole Baleari!

Si aprono appena gli occhi quando crolla un pilone dell’autostrada e poi non ci si accorge che si è presi per i fondelli quando qualcuno arriva al punto di dire, in preda ad un delirio, che l’alta velocità passera per Enna e Caltanissetta al modico investimento di oltre 6 miliardi di Euro (cinque volte l’impegno dello Stato per la realizzazione del Ponte sullo Stretto!) e perfino quando propinano con disinvoltura i numeri degli immigrati che silenti i siciliani ospitano non per benevolenza ma perché ormai è in atto una silenziosa cloroformizzazione. Altro che “buttanissima” Sicilia come scrive Buttafuoco!

Allora ditemi voi se i siciliani non siano degli stronzi. Ditemi se non sono degli stronzi presidenti, deputati, sindaci, assessori, consiglieri, sindacalisti, confindustriali, artigianali e via dicendo. Ma se non sia altrettanto stronzo quello che parcheggia in terza fila, quello che butta la chewngum a terra, quello che fa pagare 6 euro un cono gelato, quello che truffa il turista americano, quello che va impunemente in moto in moto senza casco, quello che per 50 euro fa votare questo o quel politico. Come dice un mio amico, peggio degli eletti ci sono gli elettori.

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