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I fatti di Etico. Struggente ricordo della cartolina

Michele Spena

I fatti di Etico. Struggente ricordo della cartolina

Lun, 18/04/2016 - 15:58

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18CALTANISSETTA – Cambiamo spesso e con sempre maggiore frequenza i nostri sistemi di comunicazione ma non ci accorgiamo che ormai sono loro che cambiano noi, il nostro linguaggio e le nostre abitudini.

Nella comunicazione ma ovviamente in ogni ambito della nostra vita ci sono oggetti caduti completamente nel dimenticatoio; ci sono oggetti caduti quasi completamente in disuso, quasi fossero diventati dei reperti preistorici. Uno di questi è la cartolina, appena qualche decennio fa immancabile momento di un viaggio o di una gita.

Una penna bic, un francobollo con le lire ed una scritta sul retro di un panorama incantevole. Una dedica a parenti ed amici, con qualche licenza poetica sull’indirizzo in cui spesso il numero civico e cap erano un optional. Era sufficiente il nome e cognome, se non il soprannome e la cartolina giungeva a destinazione, eccome se giungeva! Oggi sarebbe impensabile.

Oggi smartphone e tablet hanno modificato completamente il modo di rapportarsi con gli altri. Il panorama incantevole si trasforma in un dettaglio sfumato di secondo piano, la scena è tutta per il nostro faccione in posa. Dove siamo e cosa facciamo lo devono sapere tutti, gli amici e gli amici degli amici.

E riecheggia la solita frase di quando un amico o un parente partiva: “Mandami una cartolina” e poi la cartolina arrivava e quando si incrociava il postino sottocasa si chiedeva “c’è posta per me?” Auspicando la consegna dei saluti da… con la soddisfazione della promessa mantenuta Era un sorriso regalato. Oggi i postini regalano solo brutte notizie, purtroppo.

C’erano panorami in quelle cartoline, spaccati di natura, paesi puliti e vivi, un paese migliore, un’ispirazione ad un sogno.

Oggi non si dice più mandami una cartolina, oggi si dice, quando lo si dice, mandami una foto, fatti un selfie; un pensiero scontato, quasi insignificante inviato a decine di persone, senza una personalizzazione romantica e una dedica strettamente personale.

E’ un’altra cosa, è un’altra vita; ma non è una cartolina.

Ormai le cartoline si trovano solo in località con forte propensione turistica e nelle città d’arte e i produttori devono ricorrere a nuove tipologie di cartoline: glitterate, frastagliate, profumate. Più che prodotto postale la cartolina dovrebbe essere rilanciata come un vero e proprio souvenir di una località. Questi umili ma preziosi documenti sono infatti utili per ricostruire i volti antichi, spesso scomparsi, di piazze, città e paesi, ma anche usi e costumi regionali.

Solo un vacanziero su venti invia una cartolina e la metà della nostra popolazione non ne ha mai inviato una!

Stamattina me ne mando una da Caltanissetta, ma il ricordo di una raggiante Caltanissetta mi sa che non lo troverò più neanche in cartolina.

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