ENNA – La Procura di Enna ha sequestrato i locali dell’Ospedale «Umberto I» dove si svolgono i corsi di lingua romena, propedeutici ai test di ingresso per la facoltà di Medicina e Professioni Mediche dell’Università Dunarea de Jos di Galati, in Romania. Il prossimo 14 dicembre sarebbero dovuti cominciare i corsi di laurea. L’indagine è stata svolta dalla Guardia di Finanza che ha eseguito il provvedimento «per impedire la continuazione di una occupazione di cui non si trova alcun presupposto legale» si legge in un comunicato delle Fiamme Gialle. I corsi di romeno erano iniziati lo scorso 12 ottobre nei locali dell’Ospedale Umberto I, nonostante il ministero dell’Istruzione avesse intimato di non farlo.
Diffide.
A inizio settembre (dopo il racconto sul Corriere di Gian Antonio Stella) la ministra Stefania Giannini aveva fatto mandare ben due diffide “dall’andare avanti a tutti i soggetti coinvolti prima di aver chiarito la questione”. E dopo le diffide il Miur aveva chiesto l’intervento della procura.
Corsi iniziati
I 54 studenti iscritti, quasi tutti siciliani, hanno già versato la prima rata dei 2200 euro previsti per il corso, hanno frequentato a ritmo serrato le lezioni di lingua romena, 360 ore obbligatorie per poter essere ammessi al test di ammissione alla facoltà di medicina.
Il blitz
Stamattina, però, dopo il blitz della Guardia di Finanza le aule sono rimaste vuote. A marzo 2014 il Commissario straordinario pro-tempore dell’Asp di Enna, Giuseppe Termine, aveva siglato un protocollo con la Fondazione Proserpina, poi trasformata in Fondo Proserpina srl, che prevedeva la consegna di 28 stanze adibite ad aule. Ma la Procura ha accertato che quel protocollo non esiste agli atti dell’Asp, che ora non trova neanche l’ originale. Il nuovo direttore generale Giovanna Fidelio, al momento del suo insediamento, ha fatto sgomberare i locali al quarto piano ma non quelli del «piano 0», che erano e sono rimasti occupati fino ad oggi dalla «Fondazione Proserpina». Ieri era arrivata la diffida della Regione, attraverso l’assessorato alla Salute, che seguiva quelle del ministero dell’Istruzione e della prefettura ennese.
Cinque indagati
Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Enna, oltre a un ignoto, per la vicenda che riguarda il Fondo Proserpina, interfaccia italiana della Facoltà di Medicina dell’università romena. Le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio e invasione di edificio pubblico mentre per l’ignoto si configura il falso per soppressione relativamente al fatto che il protocollo di intesa tra la Fondazione Proserpina e l’Asp di Enna non è mai stato protocollato e al momento non si trova . Tra i soci fondatori, del Fondo Proserpina, al centro dell’indagine, l’ex parlamentare del Pd, Mirello Crisafulli, il presidente della società che gestisce l’acqua nel capoluogo AcquaEnna, Franz Bruno, un fedelissimo di Mirello, Filippo Cancarè, presidente Provinciale della Federconsumatori, e l’ex sindaco di Centuripe, Giuseppe Arena. La società con capitale sociale di 7,700 euro, 1.950 euro ciascuno, ha nell’oggetto sociale «La promozione del diritto allo studio e la prestazione di servizi alle attività formative di qualsiasi ordine e grado». (Fonte corriere.it)