Salute

Nissena scrive lettera di protesta: “Vinci la Sicilia con un selfie…e visiti Caltanissetta in compagnia dei suoi randagi!”

Redazione

Nissena scrive lettera di protesta: “Vinci la Sicilia con un selfie…e visiti Caltanissetta in compagnia dei suoi randagi!”

Gio, 05/11/2015 - 18:20

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01_cane_e_fotocameraCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.
In relazione all’iniziativa proposta all’Expo di Milano”, durante l’esposizione della nostra bellissima “Ultima Cena”, mi chiedo se è quello attuale lo scenario che si vuole mostrare agli ignari turisti che visiteranno la nostra città durante la prossima Settimana Santa. In diversi quartieri della città circolano indisturbati branchi di cani che poi la notte allietano il nostro sonno con il loro continuo abbaiare e i loro latrati!!! Vorrei che il nostro Sindaco mantenesse le sue promesse elettorali, tra cui proprio risolvere il problema del randagismo. Sono stati stanziati dei soldi a tal proposito e ritengo che, da cittadina, ho il diritto di sapere se e come sono stati spesi visto che ad oggi non è cambiato nulla.
E’ mai possibile che nel 2015 un cittadino debba avere paura di passeggiare per la propria città perchè rischia di imbattersi in gruppi più o meno numerosi di randagi? Ed è altrettanto possibile che a quest’ultimi non si riesca ad assicurare un tetto, cibo e acqua sicuri? Preciso anche che  il ricovero presso un canile dovrebbe essere una fase passeggera per molti di loro perchè bisognerebbe incentivare le adozioni. Lancio una provocazione che poi è anche una proposta:così come esistono queste belle iniziative tra cui la” Piazza a Colori”, perchè non si propone il” Canile a Colori” aprendo il canile alla cittadinanza che, secondo me, non sa se esista un canile a Caltanissetta e dove esso sia collocato? Coinvolgere veterinari e addestratori locali per moltrare come si accoglie un cane in casa e di quale cure esso ha bisogno. In molte regioni esiste ache l’affido per evitare che essi stiano in canile e nel frattempo trovare una famiglia adottante che, molto spesso coincide con la famiglia affidataria poichè diventa poi difficile staccarsene. Io stessa ho accolto un cane che altrimenti sarebbe stato  un randagio e,credetemi, e sì un impegno, ma mi regala ogni giorno allegria e affetto; è il mio antistress naturale! Ora , però, ho timore a portarlo a passeggio poichè più di una volta mi sono imbattuta in un piccolo branco che circola nel mio quartiere ed ho avuto parecchia paura sia per lui sia per me. E che fine ha fatto la proposta degli sgravi fiscali che sembra essersi volatilizzati nel nulla? E che razza di normativa é quella della sterilizzazione e  reimmissione sul territorio? Questi cani, per quanto definiti docili, non ritorneranno a formare branco? Tutti i branchi sono potenzialmente pericolosi!

Insomma, basta! Vogliamo vedere delle iniziative concrete ed una soluzione definitiva al problema. Vogliamo vivere la nostra città e non avere paura di passeggiare per le vie. Vogliamo mostrarla con orgoglio ai turisti che verranno a visitarla e vogliamo che le promesse elettorali diventino realtà! Vogliamo anche che questi cani trovino una sistemazione dignitosa!

Una cittadina che crede ancora nella propria città e nel proprio…Sindaco

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