CALTANISSETTA – Il Disegno di Legge di Stabilità 2016 presentato dal governo Renzi interviene in modo pesante, per il secondo anno consecutivo, sul Fondo Patronati, proponendo un taglio di 48 milioni di euro.
Tale intervento si aggiunge a quello di 35 milioni di euro già stabilito lo scorso anno, risultato di una riduzione dell’enorme cifra inizialmente ipotizzata, ottenuta grazie alla straordinaria mobilitazione, alla sensibilità di tanti Parlamentari e al 1.180.000 firme dei cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare.
I Direttori Provinciali dei Patronati ACLI – Luigi Giannone, INAS – Antonio Bellanca, INCA – Sergio Norato e ITAL – Katya Maniglia denunciano, ancora una volta, soprattutto il carattere strutturale dei tagli, con un ulteriore intervento sull’aliquota di alimentazione del fondo che prevede un taglio del finanziamento di ben 284 milioni di euro per il periodo 2015-2018, con conseguenze laceranti sulla rete di assistenza offerta dai Patronati ai cittadini in Italia e all’estero.
Anche i tecnici di Camera e Senato, nel dossier sulla legge di Stabilità, hanno sottolineato come “andrebbe comunque attentamente ponderata la effettiva praticabilità di ulteriori riduzioni degli stanziamenti’ per i patronati ‘alla luce dei ripetuti interventi già operati in precedenza sul medesimo stanziamento”.
Questi ulteriori tagli, secondo Giannone, Bellanca, Norato e Maniglia, sono insostenibili. Se la Legge di Stabilità viene approvata senza modifiche, da gennaio 2016 viene messa a rischio la funzionalità degli uffici diffusi in provincia dove sono impegnati circa 100 operatori.
L’anno scorso, per poter continuare a garantire la tutela a tutti i cittadini, i Patronati d’Italia avevano accolto positivamente la richiesta del Governo di avviare una riforma, con la promessa di non ricorrere a tagli ulteriori. Pur consapevoli delle conseguenze organizzative e finanziarie, ACLI, INAS, INCA e ITAL avevano creduto in una revisione improntata alla razionalizzazione del “sistema”, alla trasparenza nell’utilizzo delle risorse e all’ampliamento dell’attività con interventi Territoriali sul Welfare.
Convinti che tale riforma avrebbe valorizzato competenze e attività, ACLI – INAS – INCA – ITAL hanno atteso e sollecitato invano i decreti del Ministero del Lavoro, che dovevano essere emanati entro il 30 giugno scorso, con le indicazioni sull’applicazione del nuovo assetto del sistema. Di tali decreti non c’è traccia, mentre si torna a parlare di tagli, sottraendo importanti risorse all’ esigibilità dei diritti del cittadino, con scelte che colpiranno i più bisognosi, mettendo a rischio la gratuità dei servizi offerti dai patronati.
Nella provincia nissena la pesante crisi economica e il forte disagio sociale che vivono migliaia di famiglie ha fatto crescere la domanda di tutela individuale, il bisogno di un welfare inclusivo, il bisogno di un lavoro tutelato.
Nella provincia di Caltanissetta i Patronati svolgono un ruolo insostituibile di cerniera tra cittadino ed enti come Inps e Inail. Decine di operatori qualificati sparsi nel territorio offrono assistenza per prestazioni previdenziali, sostegno al reddito, riconoscimento disabilità, tutela in caso di infortuni e malattie professionali, ecc…
I Patronati sono una risorsa del welfare e con la loro preziosa attività coprono anche i vistosi limiti e le difficoltà che lo Stato sconta nel rapporto coi lavoratori, pensionati, cittadini.
Per salvaguardare l’accesso gratuito alle tutele individuali e per difendere la rete degli operatori di patronato, i Direttori dei Patronati ACLI, INAS, INCA e ITAL rivolgono un appello ai parlamentari, alle forze politiche, alle istituzioni locali della provincia affinché esercitino forti pressioni nei confronti del Governo per la soppressione della norma che taglia le risorse del Fondo Patronati.
| Direttore Provinciale Patronato ACLI | Luigi Giannone |
| Direttore Provinciale Patronato INAS – CISL | Antonio Bellanca |
| Direttore Provinciale Patronato INCA – CGIL | Sergio Norato |
| Direttore Provinciale Patronato ITAL – UIL | Katya Maniglia |

