Salute

Sabato 16 febbraio al “Marconi”, l’anteprima di “La Miniera di Trabonella-Tra passato e futuro”

Redazione

Sabato 16 febbraio al “Marconi”, l’anteprima di “La Miniera di Trabonella-Tra passato e futuro”

Gio, 14/02/2013 - 10:20

Condividi su:

Da sinistra, Mario Zurli e Ubaldo Scarantino

SAN CATALDO – L’anteprima della  proiezione del film documentario “La Miniera Trabonella – Tra passato e futuro” di Ubaldo Scarantino, con Mario Zurli, sarà presentata sabato 16 Febbraio, inizio ore 9.30, presso i locali del Cine-Teatro “Marconi” di San Cataldo alla presenza dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie.

Il film documentario “La Miniera Trabonella – Tra passato e futuro” (durata 104’), prodotto da Visual Voyager Sicilia in collaborazione con Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è un resoconto documentaristico sulla  miniera di zolfo dismessa Trabonella, sullo stato dell’arte attuale di estremo abbandono e sulla possibilità di una sua riconversione in chiave turistico – museale.

La miniera di zolfo “Trabonella” è stata una delle più grandi del nisseno sia per numero di operai sia per attrezzature, e può considerarsi a buon diritto tra le più importanti dell’Isola. L’attività estrattiva iniziata a fine Settecento è proseguita quasi senza interruzione fino agli anni Settanta del Novecento.  Della miniera è possibile visitare le antiche discenderie, ripidi e stretti corridoi attraverso i quali il minerale veniva trasportato a spalla dai carusi; i condotti di areazione e le torri di riflusso; le fornaci dove il minerale veniva accatastato e bruciato per separare dalle altre componenti lo zolfo liquido, che colava per raccogliersi nelle apposite forme; le calcarelle; i calcaroni, dove la combustione avveniva sotto una copertura di rosticci e, infine, i forni Gill con le loro celle e i caratteristici camini. La miniera Trabonella avendo connotato, nel bene e nel male, la vita dei siciliani per un numero di generazioni che si sono susseguite per tre secoli di storia, costituisce inevitabilmente un patrimonio inestimabile delI’identità della Sicilia e dei siciliani.

Se durante la sua piena attività la miniera ha costituito un punto fermo nell’economia della Sicilia, oggi opportunamente riconvertita in un attrezzato centro turistico – museale, la miniera potrebbe rappresentare un importante volano di sviluppo economico.
Gli esempi a riguardo non mancano: dalle miniere di carbone della Germania per finire dalle nostre parti al museo delle miniere dell’Alto Adige. Inoltre, l’offerta turistica museale propria della miniera potrebbe essere intelligentemente arricchita con altre attività ludico-ricreative come:  campetti di calcetto, piscine, campetti di tennis, accoglienza, ristorazione,  parco giochi, cinema, ecc.
Il progetto di riconversione si interfaccia con le tematiche della promozione e valorizzazione della storia, della cultura e dello sviluppo socio-economico della Sicilia centrale e dei siciliani. Fornisce, inoltre, risposta all’esigenza di cercare e proporre nuovi modelli di sviluppo economico e nuove opportunità lavorative per i giovani siciliani in settori tradizionalmente a vocazione siciliana come il turismo e l’accoglienza. Mentre per un verso si dà risposta alla richiesta di conoscenza circa la storia della miniera che ha accompagnato per tre secoli la vita dei siciliani della Sicilia centrale, dall’altro verso c’è da rilevare come il turismo museale delle miniere rappresenta oggi un settore in crescita con importanti entrate economiche.  L’ipotesi prende in esame la non chimerica possibilità di riconvertire la miniera Trabonella, che si estende per circa 72 ettari, in un importante museo e in una non meno importante attrazione turistica ludica ricreativa e sportiva. A tal riguardo, la favorevole posizione al centro dell’Isola rappresenta un importante punto di forza  facilmente raggiungibile da ogni parte della Sicilia. Infine, milioni di siciliani emigrati in tutto il mondo vedono con favore e fanno pressante richiesta affinché questa possibilità si realizzi. Visitare il luogo dove hanno lavorato con tanti sacrifici i loro “padri” rappresenta per loro motivo di orgoglio e attaccamento all’identità siciliana.

Pubblicità Elettorale