Salute

Ispettori Olaf alla Regione. Varato il disegno di legge “Anti-parentopoli”

Redazione

Ispettori Olaf alla Regione. Varato il disegno di legge “Anti-parentopoli”

Mer, 12/12/2012 - 16:28

Condividi su:

PALERMO – Nella giornata di ieri gli ispettori dell’Olaf, l’organismo antifrode dell’Unione europea, negli uffici dell’assessorato siciliano alla Formazione regionale, da cui sono usciti con una gran mole di dati, diffondendo il timore che potrebbe essere fermata una macchina da 800 milioni di euro del Fondo sociale europeo che mantiene ottomila formatori. Poi l’inchiesta della procura di Palermo che vuole fare luce sui finanziamenti al settore, con i primi indagati. Ma c’e’ anche l’indagine della Corte dei conti e quella interna all’assessorato in questione che vuole verificare possibili rapporti di parentela tra enti e funzionari. Nel frattempo è stato varato il disegno di legge ‘anti-parentopoli’ approvato dalla giunta Crocetta e che investe deputati e assessori regionali.  Due articoli compongono il ddl “Norme in materia di legalità, trasparenza e imparzialità dell’amministrazione regionale”, che dovrà passare il vaglio dell’Ars. Nel primo si stabilisce che “e’ incompatibile con la carica di deputato regionale chi ha ascendenti o discendenti, ovvero parenti o affini sino al secondo grado, che hanno in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavori, forniture e servizi, oppure goda di contributi, sussidi o garanzie a qualsiasi titolo da parte della Regione”. L’incompatibilità opera anche nel caso in cui i soggetti prima indicati ricoprano all’interno della società o ente privato che ha in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavoro, forniture e servizi, il ruolo di rappresentante legale, amministratore on dirigente. Causa di incompatibilità che “opera anche in relazione al socio occulto”. L’incompatibilita’ opera pure nei confronti dei componenti della giunta regionale. Il secondo articolo del testo fa divieto, poi, all’amministrazione regionale “di affidare appalti, concessioni di lavori, forniture di beni e servizi o stipulare convenzioni o erogare contributi, sussidi e garanzie a qualsiasi titolo”, a favore di “ascendenti e discendenti, ovvero parenti e affini sino al secondo grado, di deputati regionali, di componenti della giunta o di dirigenti generali dell’amministrazione regionale”. Stesso divieto per le società, aziende o enti “in cui discendenti o ascendenti, ovvero parenti e affini sino al secondo grado, di deputati regionali, di componenti della giunta regionale o di amministratori, ricoprano la carica di rappresentanti legali, amministratori o dirigenti”. In caso di violazione delle disposizioni, “gli atti eventualmente posti in essere sono nulli”.

Pubblicità Elettorale