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Raccolta differenziata, ecco i dati del 2011. Citrano: il vecchio sistema? Un fallimento

Redazione

Raccolta differenziata, ecco i dati del 2011. Citrano: il vecchio sistema? Un fallimento

Sab, 24/11/2012 - 16:01

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SAN CATALDO – Ancora la raccolta differenziata al centro delle polemiche di questi giorni. I risultati raggiunti dal vecchio sistema avviato dalla giunta Di Forti non solo sarebbero stati ben al di sotto degli obiettivi ma avrebbero anche costituito un costo economico in più per le casse comunali. A sostenerlo il consigliere comunale di Primavera Sancataldese Salvatore Citrano che ha fornito alcuni dati in un lungo comunicato dove spiega anche i vantaggi del porta a porta.  “E’ doveroso sfatare la leggenda secondo cui l’Amministrazione Comunale ha interrotto il servizio di raccolta differenziata nel nostro Comune. E’ meglio dire che l’Amministrazione ha deciso di cambiare rotta sulla gestione di tale servizio. La sperimentazione iniziata nel quartiere Cristo Re, prevedeva il coinvolgimento di 1198 famiglie del solo quartiere, una durata di 2 mesi e, come obiettivo principale, il raggiungimento del 15% di raccolta differenziata. La sperimentazione ha fatto si che una parte di famiglie sancataldesi prendessero la buona abitudine di differenziare i propri rifiuti domestici, di contro tecnicamente, purtroppo, non ha riscosso lo stesso successo e non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si prefiggeva. Il numero di famiglie coinvolte sono state circa 770 e, peraltro, residenti su tutto il territorio Comunale, penalizzando così i residenti del quartiere Cristo Re. Anche le complessive percentuali di differenziata raggiunta sul territorio Sancataldese parlano chiaro, nel 2011 il servizio ha registrato percentuali molto basse e precisamente: nel primo trimestre il 7,37%, nel secondo trimestre 4,73%, nel terzo trimestre 4,27% e nel quarto trimestre, periodo della sperimentazione, il servizio ha ottenuto il 6,04%, assolutamente nella media rispetto ai mesi precedenti. E’chiaramente impossibile, visto l’esiguo numero di famiglie che ha partecipato, calcolare la sola percentuale di differenziata del quartiere. Pertanto nell’anno 2011 sono stati prodotti 9.642,00 tonn. di rifiuti solidi urbani, 569,51 tonn. di rifiuti differenziati con una media di raccolta differenziata pari a 5,58% nettamente al di sotto del 15% previsto dalla convenzione. I dati del 2012, non ancora ufficializzati da parte dell’ATO, comunque non si discostano di tanto, in termini di percentuale di differenziata, da quelli dell’anno precedente. Quindi si deve puntare ad un progetto definitivo, il servizio porta a porta, così come annunciato dall’Assessore Mazza, che coinvolga l’intera città, l’ATO e il suo personale e che sia in grado di garantire un rifiuto di buona qualità in modo da poter essere riciclato e di conseguenza possa portare un reale risparmio nelle tasche dei contribuenti. Mentre si concretizza il progetto del porta a porta, noi cittadini sancataldesi abbiamo a disposizione le campane per il conferimento dei rifiuti differenziati prodotti. Questo servizio, forse meno pratico vista la conformazione delle campane, è assolutamente meno oneroso rispetto al precedente cassone di Cristo Re. Infatti paragonando i rispettivi costi la differenza è sostanziale, poiché il costo di smaltimento di una campana è di €.8,50 cad. (la stessa può contenere 250 kg. di vetro), pertanto si può considerare il costo di €.34,00/tonn., contro i 240,00 €./tonn. dei cassoni scarrabili di Cristo Re. Dunque mi chiedo: quale risparmio abbiamo ottenuto con il sistema di identificazione tramite codice a barre? La risposta è nessuno. Quelle piccole premialità ripartite tra i cittadini partecipanti (che nel totale ammontano a circa €.10.000,00) quindi non vengono fuori da un risparmio ottenuto del servizio ma provengono da un dirottamento di somme in bilancio provenienti da altri capitoli di spesa e pertanto la sperimentazione è da considerarsi un costo aggiuntivo per il nostro Comune. Il gruppo consiliare Primavera Sancataldese è convinto che l’amministrazione Comunale debba fare un passo in più, deve informare e sensibilizzare la cittadinanza su come differenziare i rifiuti e fare conoscere il progetto che si sta portando avanti. Altra cosa che il sottoscritto proporrà alla terza commissione permanente, è lo studio del posizionamento e del numero delle stesse campane presenti in città facendo degli incontri con l’amministrazione e il personale ATO CL1. Per vivere meglio e risparmiare sui costi del servizio, fare la differenziata non basta, bisogna anche compiere piccoli gesti quotidiani che ci permettano di produrre meno rifiuti utilizzando le 5 regole per aiutare l’ambiente: 1) Scegliere prodotti con imballaggi ridotti; 2) Acquistare produzioni eco-compatibili; 3) Prolungare la vita dei prodotti; 4) Produrre meno rifiuti; 5) Consumare in modo attento e responsabile. Occorre ricordare che il miglior rifiuto è quello non prodotto, questo è lo spirito della settimana europea sulla riduzione dei rifiuti, cui ha partecipato il nostro Comune sensibilizzando gli alunni delle scuole. E’ ora di dire basta a tutte le polemiche sterili, dobbiamo impegnarci affinchè si possano superare le difficoltà che si incontrano, che non sono poche. Dobbiamo porci e quindi raggiungere degli obbiettivi comuni. Dobbiamo assolutamente cambiare abitudini di vita, la raccolta differenziata deve diventare una “buona abitudine” di tutti noi cittadini, lo dobbiamo fare per il futuro dei nostri figli. Il rifiuto deve diventare una risorsa e non un costo ormai insostenibile.”

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