SAN CATALDO – Mantenere attivi i servizi sociali, aiutare le fasce deboli e colmare il buco da tre milioni di euro che ha lasciato la vecchia amministrazione. Sono questi gli obiettivi che si è posto il sindaco Franco Raimondi e l’assessore al Bilancio Lorena Leonardi nel predisporre il bilancio di previsione del 2012, già presentato ai sindacati e ai presidenti di quartiere. Per fare ciò però è stato necessario ritoccare le tariffe di Irpef (che passa da 0.6 a 0.8 per cento), Imu (7.60 per la prima casa e 10.60 per la seconda abitazione), contributo Tarsu a carico del cittadino (pari al 86 per cento anziché il 51 per cento pagato finora). Uno strumento finanziario che piace poco all’opposizione. Dure le critiche di Vincenzo Naro, consigliere di Costruiamo il Futuro, e Giampiero Modaffari, capogruppo di Riprendiamoci la Città che hanno accusato il sindaco di perpetrare un’eccessiva pressione fiscale sui cittadini già provati dalla crisi economica e di aver abbandonato i buoni propositi di condivisione visto che il documento è stato semplicemente presentato a sindacati e presidenti dei comitati di quartiere senza che le scelte siano state condivise.
Aumentano Imu, Irpef e Tarsu. Il sindaco: misure necessarie per colmare il “buco” da 3 milioni di euro
Ven, 12/10/2012 - 23:20
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