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San Cataldo, Torregrossa:”diffamare e disinformare non paga”

Redazione

San Cataldo, Torregrossa:”diffamare e disinformare non paga”

Sab, 09/06/2012 - 17:05

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Raimondo Torregrossa

SAN CATALDO – A seguito dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di San Cataldo ritengo opportuno fare gli auguri al Civico Consesso e, nel contempo, a bocce ferme, esprimere alcune considerazioni e fornire qualche spunto di riflessione.
In primo luogo è bene chiarire che la popolazione sancataldese ha grandi aspettative e ciò, anche, per superare le proprie difficoltà.
L’Amministrazione comunale e il Consiglio si accingono ad affrontare prove difficili: quindici anni di amministrazione del Centro-Destra hanno portato risultati indubbi e visibili, al di là delle polemiche strumentali portate avanti dalle varie forme di opposizione che si sono succedute negli anni.
Al fine di evitare ogni equivoco e per non  generare confusione, specifico che il PDL e la lista civica “Costruiamo il Futuro” sono da inquadrare all’opposizione dell’Amministrazione Raimondi e della sua maggioranza di sinistra.
Opposizione per noi non vuol dire, certamente, fare polemiche o aggredire tutti coloro che la pensano in modo diverso; non significa organizzare all’interno del Consiglio comunale vergognose gazzarre intimidatorie verso la deputazione e verso il Sindaco in particolare, così come è successo in passato a nostro danno.
Abbiamo dimostrato in campagna elettorale di saperci difendere e attaccare nei momenti necessari ma abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando che se la Città chiede pacificazione noi siamo ben disposti a non creare polemiche e a fare passi indietro, ma ritorniamo a ribadire che il nostro amore verso i Cittadini sancataldesi, però, non deve essere minimamente travisato.
In secondo luogo esprimiamo alcune considerazioni sulle recenti elezioni amministrative.
Nel contesto generale che ha visto il trionfo dell’antipolitica, a San Cataldo si è verificato qualcosa di diverso che, se opportunamente analizzato, può servire da monito per il futuro.
Non vi è dubbio che i cittadini, seguendo una tendenza nazionale, hanno ridimensionato il peso politico sia del centro-destra che del centro-sinistra.
E’ ovvio che chi era più avanti ha subito un ridimensionamento più grande rispetto a chi era più indietro e quindi il PDL, fino a ieri primo partito, ha subito i danni maggiori.
La buona politica deve saper cogliere e deve tenere conto di questo malessere per il futuro, pur tuttavia, San Cataldo rimane una Città moderata e il risultato finale, depurato da tutti gli “anti”, lo dimostra.
E’ significativo che un progetto nato per fornire l’alternativa al governo della Città con un dispiegamento di grande potere economico e politico (che ha prodotto 120 candidati in sei liste), sia stato bocciato. Ci si riferisce al “Sacco in Movimento”, nato ufficialmente pochi mesi addietro ma in realtà frutto di un progetto venuto da lontano e scientificamente studiato per “abbattere il nemico”. E quando diciamo da lontano ci riferiamo sia al tempo che allo spazio. Cinque anni, infatti, di disinformazione e diffamazione puntualmente somministrata ad arte ai cittadini con il placet di chi, da dietro le quinte, (utilizzando impropriamente posizioni di dominio anche di natura finanziaria), fa politica senza metterci la faccia. Siamo una piccola comunità e quello che è successo è stato sotto gli occhi di tutti.
Non è passato inosservato, infatti, da dove è venuto questo progetto su San Cataldo.
La chiara dimostrazione è emersa al congresso dell’UDC del 25 maggio u.s. dove apertamente, il Segretario regionale sen. Giampiero D’Alia, ha detto che << è stato difficile spiegare agli elettori lo strano connubio del nuovo rappresentato da “Il Sacco” con la parte tradizionale del sistema politico rappresentato dall’UDC >>. Lo stesso articolo faceva riferimento all’on. Bennardo Alaimo, artefice di questo progetto.
L’insegnamento è chiaro: diffamare e disinformare non paga.
Oggi c’è una nuova Amministrazione che, mi auguro, abbia il coraggio di vivere la cultura della fiducia e del confronto costruttivo riconoscendo il positivo in quello che è stato fatto e nelle persone che lo hanno interpretato.
Ovviamente non in una logica di “inciucio” ma in una logica di crescita sociale, di pacificazione e di rilancio economico.
Noi la nostra parte l’abbiamo fatta!
 
San Cataldo, lì 9 giugno 2012
 
On. Raimondo Torregrossa
 

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