CALTANISSETTA – Calogero Pulci, l’ex collaboratore di giustizia di Sommatino di 52 anni, finito in cella nell’ambito delle indagini sulla strage di via D’Amelio, e’ tornato in liberta’. A revocare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stato il Gip di Caltanissetta, Alessandra Giunta perche’ si sono affievolite le esigenze di custodia cautelare. Pulci era detenuto al “Pagliarelli” di Palermo dallo scorso 8 marzo da quando, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, il Gip firmo’ quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti oltre che di Pulci anche di Salvino Madonia, accusato di essere uno dei mandanti e di altri due esecutori dell’eccidio, Vittorio Tutino e Salvatore Vitale.
L’ex collaboratore di giustizia sommatinese era finito in cella con l’accusa di calunnia aggravata, perche’ con le sue dichiarazioni avrebbe finito per fare da riscontro al falso pentito Vincenzo Scarantino, accusando falsamente uno degli imputati del primo processo della strage, Gaetano Murana, che fu condannato all’ergastolo. Pulci ha ribadito che quanto aveva detto sul conto di Murana, lo aveva appreso proprio da quest’ultimo.