Salute

Questione Caltaqua, l’intervento “deciso” di Torregrossa (Pdl) all’ARS

Redazione

Questione Caltaqua, l’intervento “deciso” di Torregrossa (Pdl) all’ARS

Ven, 23/03/2012 - 20:31

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Raimondo Torregrossa

CALTANISSETTA – “I comuni intervengano per aiutare le famiglie meno abbienti a pagare le bollette per risolvere la questione ‘Caltaqua’ che si è trasformata già in pericolo di licenziamento per 48 dipendenti” . Intervento deciso, quello del deputato del Popolo delle Libertà all’Assemblea regionale siciliana, on. Raimondo Torregrossa sulla vicenda relativa al buco di 7, 300 milioni di euro reclamato dalla società di distribuzione dell’acqua. “In questi giorni tornano a circolare documenti dai quali si evince l’aspetto ‘prevaricatore’ di Caltaqua. – spiega Torregrossa – Da un incontro con l’Ato però emerge il fatto che la cifra richiesta dalla società riguarda Gela come altri comuni della provincia di Caltanissetta. A Gela però un’ordinanza del sindaco aveva dichiarato la non potabilità dell’acqua ed il relativo pagamento del 50% delle bollette; ma anche altri comuni come Caltanissetta e Vallelunga oggi sostengono di avere ricevuto acqua contente idrocarburi. A questo si aggiunga il fatto che molti cittadini per reali problemi economici o per furberia non pagano gli importi dovuti. Il deficit di Caltaqua era inevitabile e adesso si deve affrontare il problema dei posti di lavoro. Registriamo oggi da parte della società di gestione un’apertura sulla possibilità di evitare i distacchi di contatori e di rivedere la posizione dell’azienda rispetto ai posti di lavoro in bilico. Su questo la deputazione deve lavorare per evitare che altra disoccupazione si aggiunga a quella di cui soffre il territorio. Ma ritengo indispensabile per la risoluzione della vertenza che gli Enti locali intervengano per ripristinare la cultura delle regole fra i cittadini e, nelle situazione familiari economicamente difficili, aiutino le famiglie a pagare gli importi dovuti. E’ necessario  promuovere una giusta equiparazione fra gli utenti visto che c’è chi paga e chi no!”

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