Salute

Sommatino, una cagnolina costretta a vivere in una gabbia per conigli. Denunciato il padrone

Redazione

Sommatino, una cagnolina costretta a vivere in una gabbia per conigli. Denunciato il padrone

Lun, 07/11/2011 - 14:07

Condividi su:

SOMMATINO- Un’operazione delle Guardie zoofile della LIDA (Lega Italiana per i Diritti dell’Animale) e del WWF (Fondo mondiale per la Natura) si è svolta a Sommatino  negli ultimi giorni, ed ha permesso di salvare da gravissimi maltrattamenti e sevizie un cane femmina di piccola taglia detenuto in condizioni incompatibili ed in stato di grave incuria; subito sequestrato, il povero animale è stato affidato all’Associazione LIDA. Le indagini sono state portate a termine dalle Guardie Giurate dei Nuclei di Vigilanza zoofila di LIDA e WWF e sono iniziate grazie ad un puntuale servizio di controllo del territorio, che in un anno di attività in quasi tutta la provincia ha messo in luce una preoccupante realtà sulle terribili condizioni di detenzione degli animali nel Nisseno e sulla diffusione di maltrattamenti generalizzati ed estesi. Presso un angusto locale in stato di abbandono in una via periferica di Sommatino, le Guardie zoofile accertavano la detenzione di una cagnolina rinchiusa all’interno di una piccola gabbia per conigli le cui dimensioni consentivano a malapena dall’animale di stare accucciato; il locale, inoltre, si presentava buio e ricolmo di rifiuti di ogni genere. L’animale non aveva alcuna possibilità di movimento a causa dello spazio assolutamente inidoneo (fondo della gabbia in rete, feci ed urine accumulate sul pavimento sottostante, assenza di acqua da bere). Il cane è stato quindi sottoposto a sequestro probatorio dagli Agenti di LIDA e WWF mentre per il proprietario, un giovane del luogo, è scattata l’immediata denuncia alla Magistratura con l’accusa di aver commesso i reati di cui agli articoli 727 (detenzione di animali in condizioni incompatibili ed abbandono) e 544-ter (maltrattamento e sevizie) del codice penale.

Pubblicità Elettorale