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A Caltanissetta tappa conclusiva della Carovana della solidarietà

Redazione

A Caltanissetta tappa conclusiva della Carovana della solidarietà

Dom, 02/10/2011 - 07:30

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La Carovana della Solidarietà

CALTANISSETTA – A chiudere le tappe della Carovana della Solidarietà l’appuntamento conclusivo di questa mattina a Caltanissetta, nel salone della parrocchia San Pietro, dove alle 11 avrà inizio l’incontro-dibattito sul tema “La città: una comunità solidale – Esempi virtuosi di amministrazione partecipata”, relatori Mario Cicero (sindaco di Castelbuono), Piero Capizzi (sindaco di Calascibetta), il professore Massimo Cervelli (Università di Bilbao), Salvatore Vizzini (dirigente scolastico LSS Mottura Caltanissetta), Carlo Campione (Coordinamento Comitati di quartiere Caltanissetta), Giovanni Turco (Coordinamento per la difesa dei cittadini Caltanissetta), Salvatore Buccoleri (Comitato Famiglie Alzheimer Caltanissetta). Moderatore sarà Giovanni Ruvolo, coordinatore di Ics Caltanissetta e presidente del Coordinamento dei Movimenti civici di Sicilia.

Giovanni Ruvolo, coordinatore Ics Caltanissetta e presidente Coordinamento Movimenti civici Sicilia

“Nell’incontro di Caltanissetta, – sottolineano i responsabili del Movimento Intesa Civica Solidale, uno dei soggetti promotori dell’iniziativa – che concluderà questa prima edizione della Carovana, ci si confronterà con esperienze di amministrazioni virtuose come quella di Castelbuono e Calascibetta. E’ per questo che invitiamo non solo i cittadini nisseni a partecipare, ma anche gli amministratori, i consiglieri comunali ed i rappresentanti politici che hanno la volontà di confrontarsi, con semplicità e spirito di servizio, su temi fondamentali quali la gestione solidale dei servizi e gli strumenti della partecipazione democratica. Chi ha, oggi, una responsabilità  politico-amministrativa deve volere e sapere incentivare i cittadini ad essere protagonisti della vita pubblica.

La carovana ha voluto rappresentare un momento catalizzatore di esperienze e volontà di uscire dall’isolamento per riconoscersi in una rete di partecipazione e solidarietà, per incontrare e far incontrare persone che hanno deciso di essere cittadini attivi e protagonisti. Siamo noi che dobbiamo scegliere come sarà il nostro futuro: dipende solo da noi e non da altri”.

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