Salute

Mussomeli, padre ubriaco colpisce il figlio con racchetta da tennis

Redazione

Mussomeli, padre ubriaco colpisce il figlio con racchetta da tennis

Gio, 18/08/2011 - 19:00

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MUSSOMELI- Sembra che oramai non faccia più notizia, ma il problema alcool e relative conseguenze è davvero dilagante con effetti talvolta disastrosi. La denunzia sul problema è stata fatta più volte anche attraverso questa testata giornalistica. Ed il risultato di tutto ciò è confermato da quanto accaduto questa notte. P.C. un quarantenne etilista, sotto l’effetto di una dose non precisata di alcool, si è scagliato con ferocia contro il figlio S. di dodici anni. Oltre alle botte P.G. ha usato contro l’inerme quanto esile ragazzino, una racchetta da tennis provocandogli una vasta ferita lacera contusa alla regione fronto-occipitale. Trasportato di corsa in ospedale è stato suturato dai sanitari del pronto soccorso dell’opedale “M.longo” con l’applicazione di dodici punti di sutura. P.C. è stato denunciato dai carabinieri per lesioni personali. La storia della famiglia P., che vive in una dignitosa casa dell’antichissimo quartiere S.Margherita, oggi quasi disabitato, è quella di tante altre dove è ripetuta la violenza in famiglia. Il silenzio, l’omertà su tali problemi, equivale spesso a non affrontare tutta una serie di fenomeni che si distribuiscono lungo un continuum, dove la linea di demarcazione tra ciò che è “normale” e ciò che è patologico è alle volte estremamente sottile e  impercettibile. Ma questa non è che la punta macabra di un iceberg; poco più sotto si situano un mare sottile  di violenze psicologiche che non lasciano ferite fisiche tangibili, bensì, rappresentano, in determinati casi, delle vere violazioni allo sviluppo mentale e psichico della vittima.

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