BOLOGNA – Lui e lui convolano a nozze. Tranquilli nessun errore di battitura del pronome personale. Sono Michele Giarratano, affermato avvocato di
origini nissene di 29 anni ma bolognese d’adozione, e Sergio Lo Giudice, rampante cinquantenne nato e laureato a Messina e capogruppo del Partito Democratico al Consiglio comunale di Bologna e un ruolo di presidente onorario dell’Arcigay. Si sposano il 27 agosto a Oslo. “Perchè là – dice l’avvocato Giarratano – è possibile sancire l’unione fra persone dello stesso sesso. Molti vanno in Spagna fingendo di essere residenti, ma noi non volevamo fare questa forzatura>>. Giarratano, che delle sue origini nissene preferisce non parlare, è già un nome nel capoluogo emiliano. Ed è sempre schierato dalla parte di chi viene discriminato per gli orientamenti sessuali. Non a caso è responsabile legale del Cassero, rinomato e storico circolo bolognese del popolo omossesuale. Ma non è tutto: ha fatto parte del pool difensivo della trans Alessandra Bernaroli, alla quale la Corte d’Appello di Bologna ha imposto il divorzio dalla moglie dopo aver cambiato sesso. Fra due mesi il volo verso la Norvegia con l’amato Sergio, col quale da cinque anni e mezzo condivide un sentimento. Cerimonia sobria, manco a dirlo riservata a pochi parenti e amici. E i testimoni? Sorpresa: due donne.
Valerio Martines



