Rosario Crocetta
PALERMO – “Troppo spesso la politica si perde
in liti e bagarre, tralasciando il punto centrale che dovrebbe
animare la sua azione, la lotta alla mafia”. Lo dice Rosario
Crocetta, eurodeputato del Partito democratico in seguito alla
notizia sul progetto di Cosa nostra di eliminare il magistrato
Nino Di Matteo e il senatore Pd Beppe Lumia. “La politica –
conclude Crocetta – dovrebbe stare vicino alla gente che lotta
in prima fila contro la mafia lanciando finalmente un segnale
forte ed unanime”.
Nino Di Matteo
Il sostituto procuratore Nino Di Matteo e il deputato del Pd Giuseppe Lumia, componente
Giuseppe Lumia
della commissione antimafia, erano nel mirino di Cosa nostra. Nel 2006, infatti, la famiglia mafiosa di Bagheria voleva farli fuori, ma poi non arrivo’ l’ok e la stagione stragista non fu riaperta. A rivelarlo, come riporta il sito di Repubblica, e’ stato l’ultimo pentito, Stefano Lo Verso, che collabora con la Procura di Palermo da tre mesi.
A parlargli del progetto omicida sarebbe stato Giuseppe Di
Fiore, fedelissimo cassiere di Bernardo Provenzano. ”Ne parlammo
durante un’udienza del processo Grande mandamento, nel 2007 – ha
raccontato Lo Verso ai magistrati – Io gli dicevo che il pm in
udienza, Michele Prestipino, era davvero cattivo. Lui mi disse che ce
n’erano di piu’ cattivi. Mi parlo’ di Di Matteo e del progetto di
eliminarlo quando sarebbe venuto in villeggiatura nella zona di
Bagheria. Analoga decisione avevano preso per Lumia: pure lui aveva un
villino nel Bagherese. Poi, pero’, non arrivo’ l’autorizzazione a
procedere, cosi’ spiego’ Giuseppe Di Fiore. Perche’ c’erano i processi
in corso”.
Stefano Lo Verso
