Salute

Centro diurno Alzheimer a rischio

Redazione

Centro diurno Alzheimer a rischio

Mer, 20/04/2011 - 17:49

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CALTANISSETTA – Di nuovo a rischio il proseguimento delle attività dei Centri diurni per l’Alzheimer di Caltanissetta e Delia, che danno assistenza a diversi malati del capoluogo nisseno e della provincia. In una lettera aperta il presidente dell’associazione-comitato “Familiari dei malati di Alzheimer” Salvatore Buccoleri chiede agli amministratori comunali locali più attenzione al problema, ricordando che “il 28 aprile ci sarà la scadenza della pubblicazione del bando  relativo al finanziamento triennale dei due centri diurni”. “Mi rivolgo al Sig. Sindaco ed al Sig. Assessore alle Politiche Sociali – scrive Buccoleri nell’accorato appello – con preghiera di modificare alcuni punti del Bando poiché non sono mirati ai reali bisogni di una comunità di ammalati di questo terribile morbo e loro familiari. Con l’Assessore abbiamo provato a dialogare a tal fine, ma senza risultati. Non voglio fare polemiche sterili, ma portare alla Vostra attenzione un serio problema che se non lo si risolve, si corre il rischio di spendere male circa € 450.000,00 per tre anni, senza offrire pienamente un importante servizio come un Centro Diurno per Ammalati di Alzheimer. Se non ne siete a conoscenza, e con questo nulla di male, sappiate che un ammalato di Alzheimer deve effettuare due terapie: una farmacologica ed un’altra non farmacologica.  Ebbene quest’ultima si effettua nei Centri Specializzati come quello che da Giugno 2010 al 10 Aprile 2011, a fasi alterne, avete finanziato per tre ore al giorno e per cinque giorni la settimana, poco ma meglio di niente. Parlate con i medici specializzati e Vi diranno che i migliori risultati, per avere una migliore qualità di vita sia per l’ammalato e sia per la famiglia, si ottengono con la terapia non farmacologica, da qui si avverte la necessità di avere un Centro completo ed adeguato al Comune di Caltanissetta”.

Dopo la premessa il presidente Buccoleri sottolinea che “nel Bando sono previsti servizi del tutto inadeguati e non regolarizzati con il sicuro risultato finale di un fallimento dell’obiettivo e tanto denaro pubblico sprecato specialmente in un momento difficile come oggi. Per avvalorare quanto Vi sto segnalando, porto a conoscenza alcune di alcune discrepanze che si leggono nel Bando secondo il nostro modesto parere: sono previsti due Centri Diurni, uno a Caltanissetta ed un altro a Delia, e qui tutti contenti perché anche in provincia arriva qualche servizio, ma per 25 posti ciascuno. Scusate, ma in questo modo ci fate fare la guerra tra i poveri, nell’attribuzione dei posti non c’è proporzione, in quanto Delia conta circa 4.600 abitanti mentre Caltanissetta  circa 60.000 e nel solo Comune nisseno, sottostimati vi sono circa 600 ammalati di malattie neurodegenerative, a Delia per fortuna non c’è lo stesso numero. Per chiamarsi Centro Diurno, lo stesso deve dare un servizio sino al pomeriggio compreso il pranzo, invece nel Bando si legge dalle ore 9.00 alle ore 12.00 quindi tre sole ore al giorno per soli tre giorni la settimana, esattamente la metà del servizio provvisorio che ci avete finanziato fino al 10 Aprile c.a. Nel Bando di Palermo il servizio va dalle 8.00 alle 18.00 compreso il pranzo, le attività che si fanno a Palermo in un giorno, da noi lo si faranno neanche in una settimana. Si legge che è compreso il trasporto, ma se non ci sono precise direttive, si corre il rischio che molti ammalati passeranno più tempo sul pulmino che a fare terapia (considerando che possono frequentare il Centro i residenti di Resuttano e Santa Caterina Villarmosa). L’Assessorato provvederà a preparare la lista dei 25 frequentatori del servizio, ma non è specificato il criterio, anzi in un incontro con l’Assessore mi è stato risposto che il criterio sarà “CRONOLOGICO” non voglio neanche commentare”.

“Attualmente – conclude Buccoleri – il Centro continua a funzionare, nonostante il mancato finanziamento da parte del Comune, poiché familiari, Coop. Etnos, che gestisce il servizio, e gli operatori, si sono autotassati tutti, poiché non possono fare interrompere la terapia non farmacologica agli ammalati. Quest’ultimi hanno il diritto di continuare la terapia nel nuovo Centro Diurno triennale e su questo punto saremo insistenti. Sono previsti 4 operatori nei due Centri, agghiacciante la proporzione tra operatori e pazienti, attualmente  la proporzione è di un operatore ogni tre pazienti, fatevi i conti da soli, quindi ne occorrerebbero il doppio. All’Assessore abbiamo offerto la nostra collaborazione per la compilazione della lista, mettendo a disposizione un nostro staff (Geriatra, Psicologo, Assistente Sociale ecc.) a titolo gratuito e comunque con un parere non vincolante, tramite un protocollo d’intesa prima accettato (vedi trasmissione radiofonica”Toni Accesi” su Radiocl 1) e poi rifiutato e non sottoscritto. E’ vero che nel Bando si legge che il servizio può essere migliorato da chi si aggiudicherà la gara, ma anche qui l’applicazione non risolve il problema, infatti è prevista come massima offerta il 5% in più di tutte le ore mensili, facendo un calcolo significa aumentare il servizio di 3,6 ore al mese da dividere nei due Centri, anche questo punto non vogliamo commentarlo, parla da solo. Mi rivolgo agli Uomini e non alle cariche istituzionali, credo che i forti impegni che avete avuto in questo periodo, non hanno fatto in modo di farVi attenzionare questo bando della 328/2000 per come forse era giusto fare, in conclusione Vi chiedo di farlo adesso e di provvedere alla modifica dei servizi non adeguati, io e la mia Associazione restiamo a disposizione per qualsiasi collaborazione, qual’ora il tempo rimasto fino alla scadenza della pubblicazione fosse insufficiente per attuare le modifiche, valutate la possibilità di spostare di altri 30 giorni la scadenza ed apportate così le modifiche necessarie. Questi non sono altro che solo alcuni punti, a nostro avviso, ma ce ne sono ancora altri che possiamo, in qualsiasi sede, porre sotto la Vostra attenzione”.

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