Salute

Consorzio UniCl, realtà da non far morire

Redazione

Consorzio UniCl, realtà da non far morire

Gio, 24/03/2011 - 19:54

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E’ una realtà viva che va protetta e non lasciata morire quella del Consorzio universitario di Caltanissetta, a quasi venti anni dalla sua fondazione, due convenzioni, una con l’ateneo di Catania  l’altra con quello di Palermo, consorzio che continua a navigare in acque tempestose tra rimpalli di responsabilità da una istituzione all’altra e l’incapacità manifesta della politica di creare opportunità vere di sviluppo sul territorio della provincia nissena.

A soffrire maggiormente sono attualmente i circa 400 studenti che frequentano i corsi proposti dall’università di Catania, più di 250 dei quali hanno scelto il percorso formativo di Scienze dell’amministrazione, legato al corso di laurea in Scienze politiche dell’Università di Catania ed attivato dal Consorzio universitario di Caltanissetta nell’anno accademico 2006-2007, quando il corso nacque sulle “ceneri” di quello di Comunicazione e Relazioni pubbliche, che conta ancora oggi qualche centinaio di studenti (che però frequentano e danno esami esclusivamente nell’ateneo catanese). Oggi Scienze dell’amministrazione è riconosciuto non come corso di laurea autonomo ma come corso di tutorato.

Eppure gli studenti credono fortemente in questo percorso, che ritengono assolutamente valido per la loro formazione nella prospettiva di un adeguato inserimento lavorativo, come confermano Alida Ylenia Gavazzi, 22 anni, nissena (“dà una visione complessiva del funzionamento delle istituzioni, meccanismo del quale ho sempre desiderato saperne di più”) e Filippo Vivacqua, 39 anni, di Sommatino (“Sono psicomotricista e lavoro come libero professionista nella scuola triennale che gestisco ma anche in scuole e centri di riabilitazione in provincia di Agrigento. Ho scelto questo percorso formativo per applicare i contenuti tecnici della professione di psicomotricista in ambito prettamente amministrativo”).

Giudizio positivo di Francesca Blandino, 21 anni, nissena (“Vorrei lavorare nella PA ma solo dopo avere completato percorsi di alta specializzazione: credo infatti che con competenze di alto livello di possa comunque riuscire ad arrivare dove si vuole, la laurea è solo il primo gradino”) e di Francesca Lipani, 25 anni, nissena (“Quello di Scienze dell’amministrazione è un percorso che risponde alle mie aspettative e dà certamente basi necessarie per lavorare un giorno nel settore amministrativo. Il sistema universitario, voglio ribadirlo, è importante sotto tutti gli aspetti, qualunque facoltà si scelga: conoscenza e cultura sono le molle che possono cambiare il nostro futuro, conoscenza che è anche ricerca ed evoluzione, cultura che è anche memoria del passato”).

Francesca Inserra, 28 anni, di Caltanissetta, rappresentante degli studenti conferma che “un percorso di studi che si svolge interamente a Caltanissetta è stata per me la garanzia di un accesso al diritto allo studio perché, appartenendo ad una famiglia monoreddito, non avrei mai potuto sostenere i costi della residenza a Catania”. “Angeli custodi” degli studenti sono i dipendenti della cooperativa Perla Bianca, cinque in tutto, che si occupano della custodia, della vigilanza e dell’assistenza a docenti e studenti del consorzio universitario nisseno e che temono per il loro futuro se il consorzio dovesse subire una battuta d’arresto.

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