Salute

Migranti. Pietro Bartolo, medico Lampedusa: “c’e’ muro odio, peggiore di filo spinato” 

Redazione

Migranti. Pietro Bartolo, medico Lampedusa: “c’e’ muro odio, peggiore di filo spinato” 

Mar, 10/07/2018 - 12:54

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“Mi viene difficile dire oggi di essere orgoglioso di essere italiano. Prima mi sentivo orgoglioso, oggi non lo posso dire piu'”. A dirlo e’ Pietro Bartolo, medico di Lampedusa e figura di spicco nell’assistenza ai migranti in quell’area, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando la situazione attuale e le decisioni del governo italiano sulla questione migranti. “Per oltre 25 anni – ha aggiunto Bartolo – non abbiamo mai messo un filo spinato o un muro. E in questo abbiamo fatto la storia e siamo diventati veramente campioni del mondo. Ma da circa un anno abbiamo alzato due muri: uno in Libia con gli accordi di governo e un altro monumentale, quello della paura e dell’odio che ci ha fatto alzare un muro peggiore del muro di cemento o di filo spinato. Questo mi dispiace perche’ l’Italia non e’ questa. L’Italia e’ un popolo accogliente che ha vissuto la migrazione sulla propria pelle. Spero di tornare a dire al piu’ presto di essere orgoglioso di essere italiano”.

“Spesso – ha proseguito nell’intervista il medico – vengono raccontate tante menzogne. La gente non sa qual e’ veramente la realta’. Giro l’Italia facendo vedere video e foto della realta’ di Lampedusa e dei migranti. Quindici giorni fa attraverso un’evacuazione medica da una nave militare che aveva recuperato 120 persone mi hanno portato qua a Lampedusa alcuni migranti che avevano bisogno di cure, erano veramente in condizioni disastrose, quello che stava meglio pesava 30 chili. Altro che Auschwitz… Queste persone non vengono dalla luna ma dalla Libia. I corpi dei migranti parlano da soli”. Ultimamente c’e’ stato un calo drastico degli sbarchi, “questo non ci fa piacere perche’ purtroppo sappiamo in che condizioni e in quali lager vengono tenuti. Qualcuno addirittura mi ha raccontato che e’ stato costretto a seppellire i propri morti”.
E a giudizio di Bartolo “la storia purtroppo si ripete. E’ veramente un nuovo olocausto. Ci hanno fatto credere che era in atto un’invasione. Ci hanno riempito di bugie e la gente ha risposto in modo sbagliato. Ma il popolo italiano non e’ cattivo, e’ solo cattivamente informato

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