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Vallelunga, sul PEF sindaco e giunta chiariscono

Carmelo Barba

Vallelunga, sul PEF sindaco e giunta chiariscono

Gio, 05/04/2018 - 07:45

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VALLELUNGA PRATAMENO  – Riceviamo e pubblichiamo integralmente  una nota del 4 aprile a firma del sindaco e giunta. Così il testo: “La lettura dell’articolo pubblicato in data 3 aprile 2018 sul quotidiano La Sicilia, recante titolo “Una maggioranza trasversale nega l’ok al “Pef” e boccia il rincaro Tari”, richiede un opportuno intervento al solo fine di chiarire e mettere a conoscenza l’opinione pubblica dei fatti (non conoscendo le ragioni, tenuto conto che sul Pef non sono state argomentate o discusse problematiche tecniche o profili di legittimità) per i quali il consiglio si è determinato a rinviare o meglio, come da titolo del richiamato articolo, bocciare l’approvazione.

Innanzi tutto, l’approvazione del Pef e il conseguente piano tariffario (aliquote) nei termini di legge costituisce, per l’Ente e, quindi, per chi è chiamato ad amministrare, obiettivo di rilevanza primaria e contingente e non una semplice opzione.

L’approvazione del Pef, infatti, deve precedere quella del bilancio di previsione (art. 1, comma 169, L. 296/2006) e ciò perché costituisce un allegato obbligatorio del bilancio, oltre che il presupposto necessario per giustificare la previsione iscritta nell’entrata. In buona sostanza, applicare le tariffe in difformità del Pef determina un evidente contrasto con l’obbligo della copertura integrale dei costi imposto dalla legge 147/2013, norma che, come già detto, impone di fatto la necessità di approvare nei termini di legge le tariffe che garantiscono la piena copertura del piano finanziario.

Non aver tenuto conto di tutto questo è sinonimo di irresponsabilità ed incoscienza, di carenza di dovere nell’osservare le norme di legge e di mancanza del senso di appartenenza all’istituzione che si rappresenta. Senza dimenticare che ogni e più negativa conseguenza, che potrebbe derivare da un eventuale disavanzo, di cui si deve comunque garantire la relativa copertura, non potrà che ricadere su tutti noi cittadini su cui gravano i costi del servizio.

In riferimento all’entità dei costi portati dal Pef, non volendo entrare nel merito e conseguentemente in ogni possibile speculazione trattandosi di dati numerici vagliati dagli uffici preposti, si ricorda che il Pef è formato dai costi di gestione della Società di sovrambito (SRR), dai costi di gestione della società di scopo (costituita in seno alla SRR per gestire il servizio) e, ovviamente, dai costi del servizio locale di raccolta, conferimento e spazzamento. Il Pef, inoltre, è un documento tecnico e non politico che pertanto, come tale, ha ricevuto, prima di essere proposto al Consiglio, il parere del Capo Area tecnico, di quello finanziario e del revisore dei conti.

Infine, non per polemizzare, è pur vero che il Pef definitivo è stato conseguito il 27 marzo ma è altrettanto vero che come hanno avuto il tempo di visionarlo ed esitarlo favorevolmente gli uffici preposti e il revisore dei conti, avrebbero sicuramente potuto farlo anche i consiglieri che immediatamente furono avvisati dal Presidente del Consiglio.

Rispetto al 2017 il Pef 2018 ha presentato, purtroppo, un aumento a causa e in conseguenza dei maggior costi nello stesso piano dettagliati.

Nessuno ha il piacere di aumentare le tasse e tutti siamo ben consapevoli delle difficoltà che molte famiglie devono affrontare per sostenere i costi di mantenimento, ma ciò non può superare l’obbligo di legge e chi è chiamato a svolgere questo servizio, chi è chiamato ad osservare e rispettare le norme di legge, non può sottrarsi alle relative responsabilità e al preciso dovere che si è assunto con la carica che ricopre e di cui dovrebbe esserne ben consapevole e adoperarsi in tal senso”.

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