CALTANISSETTA – Un gioioso tripudio ha accolto Giuliano Sangiorgi al teatro Margherita nell’incontro con i giovani nisseni, avvenuto questa mattina alle 12, nell’ambito degli eventi che culmineranno questa sera alle 18 con il conferimento ufficiale al cantante della cittadinanza onoraria di Caltanissetta.
Sangiorgi che già nella conferenza stampa del mattino riservata alla stampa non aveva nascosto il profondo amore per il capoluogo del centro Sicilia, inculcatogli da suo padre, il nisseno Gianfranco scomparso nel 2013, si è lasciato trascinare dal pulsante entusiasmo dei ragazzi. Mirabile l’operazione dell’Amministrazione che cerca quotidianamente di ricostruire l’orgoglio della “nissenità” lacerato da masochismo e dal quotidiano vittimismo dei criticoni; orgoglio di essere nisseno che invece ha animato molte delle parole del neo-nisseno Sangiorgi: “Io sono cresciuto in queste strade, nei giorni più belli e mi ritrovo in voi. Mia nonna Sara abitava in centro storico. Io da piccolo, arrivato in città con i miei fratelli Salvatore e Luigi che sono qui, ero libero di girare per questa bellissima città. Queste per me erano le strade della libertà. Caltanissetta come tante altre città è piena di contraddizioni. Ci sono cose negative ma anche quelle belle, che dobbiamo trasferire. I negramaro che sono salentini, ho dovuto raccontare tutto dalle panelle a tutta la bellezza della Settimana Santa: la Sicilia ha in se una magia incredibile, che nasce dalle contraddizioni. C’è un filo che lega la Puglia e questa isola: dove ci sono contraddizioni, nascono i valori. Mio padre mi ha trasferito l’amore per mio nonno, che non ho mai conosciuto. Mio padre mi ha insegnato l’amore per Caltanissetta, a me che sono nato in Puglia. Questa cittadinanza onoraria che io chiamo, non erroneamente, premio, lo ricevo per omaggiare mio padre che mi ha insegnato ad amare questa città”.
Poi sono piovute le domande dei ragazzi che hanno toccato diversi argomenti; Sangiorgi molto disponibile, si è buttato a capofitto nel dialogo, interessando fortemente i giovani. Poi il simpatico blitz di un giovane che ha voluto farsi autografare una chitarra mentre Sangiorgi intonava un beatbox con un altro ragazzo. Come era prevedibile, dalla chitarra al Giuliano cantante il passo è stato breve e l’artista non si è sottratto alla… “prima volta” con il coro dell’intero teatro. Un incontro che ha permesso ai giovani e non solo di scoprire un nisseno semplice…Giuliano Sangiorgi.
