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M5S: “Precari e disabili abbandonati dalla Ippolito: Musumeci intervenga e revochi le deleghe agli assessori candidati”

Redazione

M5S: “Precari e disabili abbandonati dalla Ippolito: Musumeci intervenga e revochi le deleghe agli assessori candidati”

Lun, 12/02/2018 - 16:58

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I parlamentari 5stelle all’Ars. “ Il presidente della Regione li rimuova . Se non può, chieda il permesso a Micciché. Intanto venga a riferire in aula. Questa gente, Invece di risolvere i problemi dei siciliani e della nostra terra, va in giro pagata con soldi pubblici a fare campagna elettorale. Tutto questo a bordo di auto blu pagate dai cittadini”.

“L’altro giorno il grido di dolore dei disabili – cui va tutta la nostra solidarietà – che lamentavano le difficoltà a contattare l’assessore Ippolito, ora quello di settemila precari senza stipendio per una controversia tra Regione ed Inps. È inaccettabile: se questi assessori sono in cerca di poltrone più comode, e ci riferiamo anche a Sgarbi e a Lagalla, si mettano da parte, i siciliani non possono aspettare che facciano i propri comodi sulla pelle dei cittadini, mentre l’isola affonda. Queste persone vanno in giro pagate con i soldi pubblici, ma invece di risolvere i problemi dei siciliani e della nostra terra fanno campagna elettorale.Tutto questo a bordo di auto blu pagate dai cittadini”.

Lo affermano i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars che chiedono un’ immediata presa di posizione di Musumeci sulla questione e di andare a riferire in aula sugli assessori candidati.
“Certo è – continuano i cinquestelle – che Musumeci non poteva scegliere squadra di governo peggiore. Se a questi cacciatori di poltrone aggiungiamo l’inadeguatezza di altre figure come Figuccia,che ha gettato la spugna alle primissime difficoltà, il quadro che viene fuori di questo esecutivo è più che fallimentare. Musumeci non può continuare a fare lo spettatore non pagante di questo disastro. Il ‘Crocetta del centro destra’ intervenga e e rimuova gli assessori candidati. Se non può, chieda il permesso di farlo a Micciché”.

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