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Caltanissetta, “il dialetto siciliano-immagini e stereotipie”: mercoledì 28 febbraio a cura di Marina Castiglione

Redazione

Caltanissetta, “il dialetto siciliano-immagini e stereotipie”: mercoledì 28 febbraio a cura di Marina Castiglione

Lun, 26/02/2018 - 10:03

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CALTANISSETTA Si svolgerà giorno 28 febbraio alle ore 17.30, presso l’Auditorium della Parrocchia San Pietro, la relazione della professoressa Marina Castiglione (Università degli Studi di Palermo) “Il dialetto siciliano: immagini e stereotipie”.
La conferenza fa parte del ciclo di incontri organizzati dalla Università Senza Età di Caltanissetta per l’anno 2018, dal titolo “Sicilia, Siciliani, Sicilianità”. Presidente dell’Università è la professoressa Cettina Siracusa Ginevra che, insieme al pror. Sergio Mangiavillano, anima le attività culturali della Parrocchia.
La conferenza verterà su un “oggetto” linguistico peculiare, ossia quello del cosiddetti “blasoni popolari”, cioè dei soprannomi collettivi (motti, insulti, aneddoti) che le diverse comunità attribuiscono ai propri vicini. E’ il caso di Maunzisi, riferito ai nisseni. La professoressa Castiglione è referente di un progetto regionale che riguarda la raccolta capillare di questo tipo di nomee, a
partire da una raccolta svolta da Giuseppe Pitrè alla fine del XIX secolo. I soprannomi etnici
consegnano l’immagine di una Sicilia molto vitale sotto il profilo dei scambi campanilistici e,
ancora oggi, non solo si ritrovano forme la cui presenza è testimoniata in forme documentate da più di un secolo, ma sono presenti nuove formazioni legate alla contemporaneità. Queste forme onomastiche collettive risultano molto interessanti perché offrono la possibilità di recuperare immagini sociali, per quanto stereotipate. Le comunità vengono offese, derise o semplicemente indicate in base ai mestieri prevalenti, agli usi alimentari, alle devozioni religiose, ai modi di dire, alla diffusione di un nome, alla stupidità o furbizia dei propri componenti. Le modalità linguistiche di tale rappresentazione sono le più diverse: dal semplice aggettivo alla filastrocca in rima, passando per espressioni più complesse e anche in rima

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