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Mussomeli, Pierre Amico ricorda Johnny Hallyday e scrive a sindaco di Palermo

Carmelo Barba

Mussomeli, Pierre Amico ricorda Johnny Hallyday e scrive a sindaco di Palermo

Mer, 03/01/2018 - 07:50

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MUSSOMELI –  Colpito dalla recente scomparsa del suo coetaneo Johnny Hallyday, cantante/mito francese, insieme al quale aveva calcato il palco allo storico Festival Pop 1970 di Palermo, manifestazione da molti ricordata con la Woodstock italiana,  il cantante Piero Amico, in arte Pierre, ha presto carta e penna e ha scritto al sindaco Leoluca Orlando.

Lui che a Palermo fu tra i protagonisti del mitico   Festival  accanto  ad altri mostri sacri come Aretha Frankilin e Duke Ellington, e conobbe l’allora giovanissima Giuni Russo (appena 19enne si chiamava all’epoca Giusy Romeo), con cui poi coltivò una bella amicizia, si rivolge direttamente al sindaco di Palermo. E nel complimentarsi per la nomina a Capitale della cultura 2018 della città panormita, Pierre, dopo avere ricordato appunto il Festival Pop ’70, scrive: “Mi rivolgo a lei che ama tanto la città, perché promuova un nuovo evento a carattere mondiale per richiamare l’attenzione sulla nostra bellissima città che anch’io amo, perché mi ha dato grandi soddisfazioni, ho partecipato infatti col mio 45 giri “Il sole nasce” al Disco Primavera presentato da Daniele Piombi, insieme a tantissimi altri cantanti di fama nazionale”.

Pierre aggiunge: “Mi piacerebbe che invitasse Aretha Franklin, artista di fama mondiale, a cui si potrebbe assegnare un premio culturale per dare risonanza alla nostra terra, promotrice di storia e di cultura”.

Pierre, che oggi vive nella natia Mussomeli, grazie appunto all’incisione de “Il sole nasce” si fece conoscere al grande pubblico e prese parte al Disco Primavera al teatro Biondo di Palermo accanto a Bobby Solo, Riccardo Fogli, Pupo e tanti altri. All’epoca, dopo essersi trasferito da Mussomeli a Milano allora la mecca della musica italiana ed avere studiato canto, Pierre si esibì al teatro Smeraldo della capitale meneghina e lì conobbe il noto produttore, Joe Napoli. Ma anche il fratello di Celentano che ovviamente faceva parte del clan.

“E quando il clan scese a Palermo  -racconta Pierre ormai stabilitosi nella natia Mussomeli- andai a trovare Adriano in albergo. Erano tutti in costume accanto alla piscina, io invece ero vestito di tutto punto, si scambiarono un cenno di intesa per buttarmi in acqua, ma capii l’antifona ed evitai il bagno. Al che Celentano mi disse: Avevi intuito le nostre intenzioni, vero? E io risposi: siciliano sono”.

Da circa un anno Pierre sta incidendo diverse canzoni che negli anni Settanta fecero la storia della musica leggera italiana. Un album amarcord omaggio ai suoi grandi amori come “Colpevole” di Nicola Arigliano,  “L’amore è come un giorno che se ne va” di Charles Aznavour, “La fisarmonica” di Gianni Morandi, “L’immensità” di Jhonny Dorelli e altri ancora.  (Di ROBERTO MISTRETTA)

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