MUSSOMELI –  Nella Terra di Manfredi, come del resto negli altri  centri siciliani, è assai diffuso il culto e la devozione per Santa Lucia. Una ricorrenza assai cara ai suoi devoti che, nella giornata liturgica della santa martire, si ritagliano uno spazio della giornata per partecipare alla Santa Messa. Ne sono la conferma le nove messe che l’arciprete don Pietro Genco ha previsto fino alle ore 18, a partire dalle ore 7. nella chiesa Madre dove, appunto, si venera la Santa. Alle ore 19,30, è pronta l’immancabile distribuzione della cuccìa preparata dalle donne dell’Azione cattolica che si prodigano, come ogni anno, per il mantenimento della tradizione. Un momento di assaggio, dunque, durante il quale, i nuovi novenari di Natale, alla loro prima uscita all’esterno, tirano fuori il tradizionale repertorio accompagnato da “chitarra, chirchiettu e azzarinu”, rigorosamente rispettosi dell’ inizio per Santa Lucia, cioè, tre giorni prima della tradizionale novena che si fa nelle chiese. Ma, anticamente,  un motivo c’era: si anticipava di tre giorni per terminare tre giorni prima del Natale, per poi proseguire per altre incombenze. Insomma, le tradizioni si rispettano. Intanto, ormai è entrata in questo contesto anche la pesca di beneficenza, all’oratorio,  animata dai ragazzi della parrocchia.(Foto d’archivio)