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Concussione: assolto Cateno De Luca. Legali: “Odissea giudiziaria per metterlo fuori giuoco”

Redazione

Concussione: assolto Cateno De Luca. Legali: “Odissea giudiziaria per metterlo fuori giuoco”

Sab, 11/11/2017 - 09:08

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Assolto Cateno De Luca. La sentenza per il neo consigliere regionale siciliano dell’Udc e’ stata emessa poco dopo le 14 di venerdì 10 novembre in Tribunale a Messina, in seguito al processo sulla presunta speculazione edilizia a Fiumedinisi.
Cateno De Luca era accusato di tentata concussione e abuso d’ufficio per atti commessi nel 2011, quando era primo cittadino del piccolo Comune del Messinese, e per i quali fu arrestato. Attualmente il neo eletto Udc al Parlamento regionale e’ agli arresti domiciliari per evasione fiscale.

Finisce quindi con l’assoluzione il processo nei confronti di Cateno De Luca, neo deputato regionale siciliano dell’Udc, e di altre sedici persone per una presunta speculazione edilizia a Fiumedinsi il Comune del messinese dove De Luca in passato e’ stato sindaco. La sentenza e’ della Seconda sezione penale del Tribunale di Messina che ha assolto anche Natale Gregorio Coppolino, Grazia Rascona, Pietro D’Anna, Giuseppe Bertino, Salvatore Piccolo, Carmelo Satta, Antonino Cascio, Paolo Croce’, Carmelo Crocetta e Giuseppe Giardina con le formula perche’ il fatto non sussiste e perche’ il fatto non costituisce reato. Il tribunale ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Angelo Caminiti, Carmelo Oliva, Renzo Briguglio, Roberto Favosi, Fabio Nicita, Pietro D’Anna, Cateno DeLuca,Benedetto Parisi, Tindaro De Luca, essendo i reati prescritti. L’inchiesta della procura di Messina per fatti avvenuti tra il 2005 ed il 2010 ruota attorno ad un programma di riqualificazione urbanistica e incentivazione dell’occupazione nel Comune di Fiumedinisi. Abuso d’ufficio, falso e tentata concussione i reati contestati a vario titolo.

LEGALI “ODISSEA GIUDIZIARIA PER METTERLO FUORI GIUOCO”. La sentenza mette fine a un’odissea giudiziaria, che aveva come unico obiettivo quello di mettere fuori giuoco dalla politica un uomo di talento e di grande spessore umano come Cateno De Luca“. A dirlo il collegio di difesa del neo deputato regionale di Udc-Sicilia Vera composto da Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, dopo la sentenza del tribunale di Messina che ha assolto De Luca nel processo nato su una presunta speculazione edilizia a Fiumedinisi.
“Chi pensava di raggiungere tale scopo – prosegue il collegio di difesa – gettando discredito sull’operato di De Luca, e avanzando pseudo ipotesi delittuose si dovra’ ora ricredere. Sono quindici i processi nei quali ha ottenuto un’assoluzione o un’archiviazione, ed e’ ormai chiaro a tutti che si e’ trattata di una persecuzione per fermare un personaggio scomodo, non controllabile, e che non scende a compromessi. Tuttavia, questi anni di processi sono serviti ad alcuni detrattori come alibi per alimentare voci in modo tendenzioso e per fomentare odio nei confronti dell’ex sindaco di Fiumedinisi, descritto come un mostro senza cuore e senza valori. Riteniamo che questi anni abbiano costretto De Luca a rallentare il suo percorso politico danneggiandolo oltremodo, ma queste accuse infondate, non sono riuscite ad intaccare la dignita’, la serieta’ e la forza di De Luca che ha lottato in prima linea per far emergere la verita'”.

“Non sara’ piu’ permesso a nessuno – concludono i difensori di DeLuca – di creare ad hoc altre infamie contro un amministratore capace, onesto e sempre al servizio della comunita’. Riteniamo che anche quest’ultima vicenda relativa all’arresto di qualche giorno fa per evasione fiscale, avvenuta con una tempistica alquanto inusuale, abbia contorni poco chiari che cercheremo di evidenziare, dimostrando anche in questo caso la totale estraneita’ di De Luca ai fatti contestati. Sembrerebbe, da una prima analisi dei fatti, che ci siano regie occulte e sempre pronte ad agire anche in questo caso solo con lo scopo di danneggiare l’uomo politico nei momenti cruciali. Uno stato di diritto prevede che sia la giustizia a decidere su queste vicende, ma sin da ora annunciamo che non permetteremo altre speculazioni sulla questione”.

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