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La lettera. Il cittadino Cirlinci: “Caltanissetta Città senza orgoglio che ha paura di dire come stanno le cose ed indicarne i colpevoli”

Redazione

La lettera. Il cittadino Cirlinci: “Caltanissetta Città senza orgoglio che ha paura di dire come stanno le cose ed indicarne i colpevoli”

Gio, 07/09/2017 - 13:08

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CALTANISSETTA – Buongiorno, sono un cittadino che ama questa città e soffre nel vederla degradata ed abbandonata. Noi nisseni, parlo dei residenti, perché nisseni doc ne esistono pochissimi, spesso e volentieri siamo i primi a non rispettarla; abbandoniamo rifiuti di ogni genere dappertutto, non collaboriamo con chi di dovere nel mantenere un decoro da paese civile, questo penso nessuno lo può negare. Di contro, basta fare pochi chilometri e notiamo paesi molto più piccoli che ci superano sempre in tutte le classifiche e paragoni possibili. La domanda allora sorge spontanea, sono nordici, sono diversi da noi e cosa li rende più civili ed educati ? Tutte domande che se ben analizzate, portano dritto dritto ad un detto antico, ma sempre attuale, “u pisci feti da testa”. Si perché laddove non arrivano o fanno i cittadini, deve esserci l’amministrazione di turno a far rispettare, ordinanze e regolamenti, anche con sanzioni pesanti che servano da monito e deterrente. Adesso non me ne vogliano i nostri amministratori, e non mi riferisco solo al Sindaco ed alla sua giunta, ma parlo anche a tutti e 30 i consiglieri: Dove vivete ? Come non vi accorgete dello stato delle cose ? Come mai non vi ribellate a questo degrado ? Perché a segnalare le tante problematiche ed altro dobbiamo essere sempre noi cittadini, tramite social o tramite lettere ai giornali, segnalazioni che subito dopo vengono spesso ascoltate, ma nello stesso tempo veniamo definiti lamentosi, critici e tanto altro; voi non vedete o non leggete i nostri appelli sullo stato della città, parlo di sporcizia, di buche, di erbacce, di immondizia, di acqua e tanto altro. Questa amministrazione è ormai in carica da 38 mesi, si sono avvicendati diversi assessori, alcuni consiglieri sono passati dalla maggioranza all’opposizione e viceversa, c’è stato un timido tentativo di sfiducia, finito come ben sappiamo, e un’approvazione di bilancio grazie ad alcune stampelle , due poi passate in maggioranza. Tutto questo doveva portare un cambiamento di rotta ed invece ha lasciato nel cassetto sogni e speranze di rinascita tanto cari al Sindaco. Purtroppo viviamo in una città muta, in generale, che si accontenta di una turnazione dell’acqua, molto ballerina e spesso color champagne, di 4 bidoni simil arrugginiti e 4 panchine, di una raccolta differenziata tutta da capire, dove topi e blatte la fanno da padrona e dove devi telefonare per segnalare la loro presenza, dove i commercianti del centro non hanno più voce in gola, di un Settembre Nisseno, dove se vuoi prenotarti un panino devi telefonare al Gabinetto del Sindaco, roba da striscia la notizia, e che ha come eventi di spicco la Festa di San Michele e la Coppa Nissena, eventi storici e tradizionali e consolidati nel tempo e di poco altro ancora. Caltanissetta è una città che non ha orgoglio o che ha paura di dire realmente come stanno le cose ed indicarne i colpevoli, che pur di non scendere in Piazza accampa scuse di ogni tipo, nascondendo il vero motivo, si ha paura di farsi vedere da chi domani può tornarci utile. Si perdono milioni di finanziamenti ma si spendono spesso soldi in maniera, a mio avviso senza criterio, come ad esempio i 100.000,00€, per il secondo anno consecutivo e ci apprestiamo al terzo, per una Rassegna Teatrale da grande città, ma per pochi intimi, che non ha avuto i riscontri anche economici sperati (attendo ancora i resoconti) mentre si mortificano gli artisti locali, soldi che potevano favorire tante altre iniziative culturali a favore di diverse fasce sociali. Una città che, come denunciato anche da altri, al recupero predilige le demolizioni e poco, pochissimo altro ancora, ma che nello stesso tempo sogna ed annuncia soluzioni buone per tutte le stagioni e per qualsiasi personaggio politico. Se questo Sindaco, con la sua giunta ed i 30 consiglieri, in tre anni e più di governo della città non son riusciti a dare risposte concrete di cambiamento della città, traggano le logiche conseguenze del loro fallimento e meglio farebbero a cercarsi altri impegni dal giugno 2019, sempreché in un attimo di lucidità, rispetto ed amore verso la città, capiscano il nulla fatto sino ad oggi ed le macerie che chi dovrà amministrare dopo di loro si troverà a rimuovere, rassegnino le dimissioni.

La città apprezzerebbe il gesto e son sicuro riuscirebbe pure a perdonarli, in fondo siamo distratti ma buoni.

Ad maiora Sergio Cirlinci

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