CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Mentre il mondo della disabilità si affannava a parlare sin dall’inverno scorso, di monetizzazione dei servizi domiciliari, il governo regionale dimenticava di programmare l’anno scolastico 2017/2018 per gli alunni con disabilità. L’anno scorso proprio prima che iniziasse l’anno scolastico chiedemmo al Libero Consorzio di Comuni di Caltanissetta, di verificare la sussistenza delle risorse economiche perché si avviassero tutti i servizi di cui necessitavano gli alunni con disabilità (trasporto, igienico personale, assistenza all’autonomia e comunicazione, insegnamento sostegno). La stessa cosa facemmo con molti comuni. Il risultato fu negativo al punto che dopo oltre una settimana dall’inizio dell’anno scolastico inscenammo un sit-in davanti la Prefettura di Caltanissetta e ottenemmo di parlare con il capo di gabinetto del Prefetto che mise immediatamente mano al telefono e ordinò che gli amministratori si adoperassero perché si avviassero immediatamente quei servizi obbligatori e indispensabili. Alcuni servizio partirono subito altri con notevole ritardo.
Chiedemmo al capo di gabinetto che la prefettura si facesse carico sin da quel momento, del problema che sarebbe potuto ripresentarsi con le stesse difficoltà l’anno successivo, chiedemmo pure che le amministrazioni locali ci coinvolgessero in modo da capire se e come avremmo potuto intervenire anche noi a sostegno delle necessità di tutte le famiglie degli alunni con disabilità. Ebbene, siamo giunti alla vigilia del nuovo anno scolastico e apprendiamo dalla stampa che la ex provincia lamenta una insufficienza di risorse da parte della regione che impedirà il pieno svolgimento del servizio scolastico per gli oltre 160 alunni di cui ha competenza. Altri analoghi problemi hanno cominciato a sollevare i Comuni. Morale della favola, anche quest’anno, nonostante i nostri avvisi, le nostre reiterate richieste, gli alunni con disabilità rischiano di non iniziare l’anno scolastico al pari di tutti gli altri alunni. Chiedo alla collettività, alle istituzioni, ai dirigenti scolastici e a quanti hanno responsabilità, ma vi sembra un modo civile di trattare le persone questo? Noi siamo pronti a sederci insieme a tutti i responsabili per cercare delle soluzioni ed eventualmente esercitare, attraverso le numerose benemerite associazioni e cooperative che vivono con le persone con disabilità, ogni possibile soluzione, ma per amor di Dio, non dite che solo adesso vi siete accorti di queste difficoltà di gestione. Dopo un anno, è questo il lavoro di prevenzione che siamo riusciti tutti quanti a svolgere? Questa è discriminazione, è maltrattamento psicologico e non è più tollerabile.
Maurizio Nicosia – ANFFAS Onlus Caltanissetta
